l'Astrofilo settembre 2013

PLANETOLOGIA ASTROFILO l’ fa da catalizzatore per il completamento del pianeta. È praticamente lo stesso pro- cesso che porta alla formazione di coppie di stelle e di coppie miste composte da una stella e da una nana bruna. Il medesimo problema sollevato dalla sco- perta di HD 95086b è stato sollevato anche dalla più recente scoperta di un suo simile, avvenuta con il telescopio Subaru delle Ha- waii (8,2 metri di diametro), ad opera di un team di astronomi guidati da Masayuki Ku- zuhara (Tokyo Institute of Technology). Nell'ambito del programma SEEDS (Strate- gic Explorations of Exoplanets and Disks with Subaru), questo secondo team ha fo- tografato, sempre nel vicino infrarosso, i dintorni della stella GJ 504, un astro molto simile al Sole (giusto poco più grande e più brillante, tipo G0), che dista dalla Terra ap- pena 57 anni luce. GJ 504 ha circa 160 mi- lioni di anni e ciò spiega perché la temperatura del suo pianeta, denominato GJ 504b, sia più bassa di quella di HD 95086b: solo, si fa per dire, 237°C. Anche GJ 504b è molto distante dalla sua stella, al- meno 43,5 UA (6,5 miliardi di km) e an- ch'esso è grande almeno 4 volte Giove. In conclusione, al di là del fatto che siano stati scoperti i due pianeti piccoli ad oggi accessibili col metodo dell'imaging diretto, il succo della notizia è che si dovrà mettere mano ai modelli della formazione planeta- ria, affinché contemplino in un unico sce- nario due diverse vie attraverso le quali il medesimo disco protoplanetario può ori- ginare pianeti. Q ueste quat- tro coppie verticali di imma- gini infrarosse prese nelle bande J ( ∼ 1.2 µm), H ( ∼ 1.6 µm), Ks ( ∼ 2.2 µm) e L ′ ( ∼ 3.8 µm) mo- strano in ciascun frame il pianeta GJ 504b. La fila superiore risente ancora della pre- senza della stella, totalmente ri- mossa in quella inferiore. [M. Ku- zuhara et al.] n

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