l'Astrofilo settembre 2013

PLANETOLOGIA ASTROFILO l’ la vastità di un ti- pico disco proto- planetario sono tali che al mas- simo possono for- marsi piccoli pia- neti ghiacciati, ma non certo gi- ganti del calibro di Giove o più massicci. L'esistenza dei re- sidui di un disco protoplanetario attorno ad HD 95086 sembre- rebbe supportate i modelli più in auge, ma in re- altà li mette in difficoltà perché dove orbita il pia- neta non poteva esserci tutto il materiale necessario a cre- arlo. Inoltre, vista la giovanissima età di quel sistema, è anche improbabile che HD 95086b abbia avuto il tempo di migrare da regioni più interne verso la posizione dove oggi lo vediamo, senza considerare che ciò sarebbe potuto avvenire solo a seguito di interazioni gravitazionali con un altro pia- neta, ancora più massiccio, del quale però non c'è traccia. Dal momento che cominciano ad essere piuttosto numerosi i pianeti giganti sco- perti (con varie tecniche) a distanze dalle loro stelle che non sono compatibili con una formazione attraverso il processo del- l'accrescimento del nucleo, non può che andare rafforzandosi l'opinione che pianeti con quelle masse e caratteristiche orbitali nascano in realtà come le stelle, quindi dalla contrazione gravitazionale diretta di una struttura gassosa, saltando la fase in cui si creano planetesimi con orbite pro- prie, che poi si aggregano nel nucleo che

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