l'Astrofilo settembre 2013

31 ASTRONAUTICA SETTEMBRE 2013 ASTROFILO l’ Mezzo minuto da brivido lo scorso luglio al cosmodromo di Baikonur, quando un razzo vettore Proton-M è andato in stallo poco dopo il lancio è si schiantato al suolo, for- tunatamente lontano dal pubblico che assisteva all’ope- razione. Non avendo un dispositivo di autodistruzione, il razzo avrebbe anche potuto fare una strage. A ll'inizio di luglio, il cosmodromo ka- zako di Baikonur ha vissuto istanti da brivido, a causa del fallimento del lancio di un razzo Proton-M. L'M è una delle tante versioni di una famiglia di razzi entrati in scena nell'ormai lontano 1965 e il lancio fissato per il 2 luglio era il 388 esimo per quel tipo di vettori commerciali-militari, svilup- pati nell'ex Unione Sovietica. A differenza di alcuni suoi predecessori, il Proton-M è ca- ratterizzato da una maggiore agilità dello stadio inferiore, adibito alla prima propul- A fianco, un Proton-M appena portato sulla base di lan- cio del cosmo- dromo di Baiko- nur, in Kazaki- stan. A destra un video del lancio registrato da circa 3 km di distanza [Roscosmos] sione, reso più leggero e al contempo più potente in quanto a spinta sviluppata. Alto come un palazzo di una ventina di piani, il Proton-M è in grado di portare in orbita geostazionaria fino a 3 tonnellate di carico pagante (in sostanza satelliti), mentre per destinazioni a quote inferiori la capacità di carico può anche raddoppiare. Negli ultimi due anni e mezzo, il pro- gramma dei lanci, per la verità piuttosto in- tenso, aveva già subito almeno cinque fallimenti, per lo più dovuti al malfunziona-

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