l'Astrofilo settembre 2013
SETTEMBRE 2013 GALASSIE ASTROFILO l’ Se una spiccata dinamicità delle galassie col- locate a quelle remote distanze era già stata prevista dai modelli (e in parte verificata), lo stesso non si può dire per il loro stato evolutivo medio, sicuramente più avanzato di quanto previsto, con la presenza di nu- merosissime galassie che sono sì general- mente più piccole, ma che pure somigliano più di quanto ci si aspettasse a quelle a noi più prossime, e non solo nella forma ma anche nel contenuto. La similitudine più ma- croscopica che rende valida la sequenza di Hubble anche nel giovane universo è senza dubbio la netta distinzione fra ellittiche e spirali, con le prime che anche a 10-11 mi- liardi di anni luce appaiono più arrossate e quasi prive di nuove stelle, quindi sostan- zialmente già vecchie, e con le seconde che al contrario si presentano di colore più vi- cino al blu, tipico di galassie formate di stel- le prevalentemente giovani. Quindi, per almeno l'80% della vita dell'uni- verso, struttura, colore, proprietà dinamiche e tasso di formazione stellare non sembra- no essere variati eccessivamente all'interno delle galassie. Sarà interessante capire un giorno come una simile stabilità possa es- sersi mantenuta a dispetto delle ripetute fu- sioni fra galassie, che sappiamo per certo es- sere il meccanismo alla base del quale le di- mensioni medie di quelle strutture sono an- date via via crescendo fino al presente. C ontrariamente alle aspetta- tive, anche le ga- lassie di 11 miliardi di anni fa si adat- tano perfettamen- te alla sequenza di Hubble, come di- mostrano le imma- gini di queste due pagine. Sono più arrossate a causa della distanza, ma le forme tipiche ri- mangono quelle. [NASA, ESA, M. Kornmesser] n
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