l'Astrofilo settembre 2012
ASTRONAUTICA 9 I n alto nella pagina a fianco c’è uno dei primi target per la ChemCam (Chemistry and Camera instrument), un semplice sasso (fotografato il 9 agosto, denominato Coronation e ingrandito nel riquadro) del quale Curiosity ha analizzato i gas emessi dietro sollecitazione di un raggio laser, individuando così gli elementi chimici che lo compongono. Sempre nella pagina a fianco c’è un mosaico pano- ramico di Curiosity, ottenuto il 17 agosto dalla massima altezza possibile. Questo tipo di ripresa con- sente ai tecnici di valutare l’integrità dei vari componenti e di prevenire eventuali problemi. Qui sopra vediamo le tracce dei “primi passi” mossi da Curiosity sulla superficie di Marte il 22 agosto. Per verificare la funzionalità dei dispositivi di guida, il rover è stato spostato in avanti di 4,5 metri, ruotato di 120° e fatto retrocedere di 2,5 metri, per finire a 6 metri dal punto di atterraggio. L’immagine è un mosaico composto di 23 frames. Sotto, le pendici del Mount Sharp sulle quali Curiosity si inerpicherà per studiare i depositi stratificati già individuati in quell’area. L’impatto che ha formato il Gale Crater e le sue alture ha portato in superficie anche strati di roccia appartenenti a epoche molto remote, dalla cui analisi sarà possi- bile migliorare le nostre conoscenze sull’evoluzione della superficie di Marte e, forse, individuare batteri fossili. [NASA/JPL-Caltech/MSSS/LANL]
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