l'Astrofilo agosto 2012
diatore, con conseguente surriscal- damento e danneggiamento di al- cuni componenti vitali. Dall’ingran- SPECIALE • VISTI SULLA LUNA sione il coperchio aperto del rover raschiò il bordo del cratere facendo depositare un po’ di polvere sul ra- dimento del rover si possono rico- noscere le parti principali della sua struttura: “L” indica il coperchio, ancora aperto; “B” indica il corpo principale del rover; “I” indica il gruppo frontale di strumenti. Nelle due immagini piccole più sotto vediamo infine la navicella Luna 21, così come l’ha fotografata l’LRO. Si distinguono senza ecces- siva fatica le rampe calate sul suolo lunare e le tracce relative ai primi metri percorsi dal Lunokhod 2, in- cluse alcune rotazioni effettuate per cambiare direzione e per le ri- prese panoramiche. Quando il 4 giugno del ‘73 il Lunokhod 2 smise (ufficialmente) di funzionare, il suo apparato retroriflettore laser ri- mase posizionato favorevolmente, tanto che ancora oggi continua ad essere utilizzato per calcolare con precisione sia la distanza fra Terra e Luna, sia le oscillazioni del satellite sul suo asse, dovute alla distribu- zione delle masse interne. Nel 1977 sarebbe dovuto partire per la Luna anche il Lunokhod 3, ma la missione fu annullata per il venir meno di un lanciatore adatto (solo il rover pesava quasi una tonnellata e poi c’era la navicella), ma soprattutto per mancanza di fondi. Così, invece di andare a “scorrazzare” sul nostro satellite, il terzo rover finì ingloriosamente nel Museo moscovita della compa- gnia aerospaziale Lavochkin. AGOSTO 2012 ASTROFILO l’ n [Roskosmos & Russian Academy of Sciences] [NASA/GSFC/ASU] [NASA/GSFC/ASU] [NASA/GSFC/ASU]
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