l'Astrofilo agosto 2012
scelta di far allu- nare l’Apollo 16 sull’altopiano De- scartes era stata fatta perché si ri- teneva che quella struttura fosse di origine vulcanica, ma dall’analisi dei campioni ri- SPECIALE • VISTI SULLA LUNA 29 crateri South Ray e North Ray. Du- rante quelle escursioni, Young e Duke hanno percorso oltre 26 km, raccogliendo complessivamente quasi un quintale di rocce lunari, la più grande delle quali pesava 11,3 kg. Nel corso di una delle uscite gli astronauti raggiunsero anche il record di velocità del- l’LRV, toccando i 17,7 km orari. La tifici più importanti conseguiti dalla missione. Qui sopra ve- diamo uno dei numerosi crateri visitati dagli astronauti durante le loro esplorazioni: si tratta del pic- colo cratere Plum, largo 40 metri e profondo circa 10, raggiunto du- rante la prima escursione, che aveva come obiettivi principali i crateri Flag e Spook. Le orme degli astronauti, ben visibili sulla parte bassa dell’immagine, ren- dono pienamente l’idea della con- sistenza polverosa della superficie lunare. L’intero nostro satellite è infatti ricoperto da uno strato di cosiddetta regolite, una miscela di polvere fine e di detriti rocciosi prodotti nei miliardi di anni dagli impatti di meteoriti, fenomeno tuttora in corso anche se in forma pressoché impercettibile. portati sulla Terra si capì che la re- gione si era formata dal- l’accumulo di materiale roccioso frantumato dai grandi impatti che interessa- rono la Luna (e tutto il si- stema solare interno) circa 4 mi- liardi di anni fa. Questa scoperta fu uno dei ri- sultati scien- AGOSTO 2012 ASTROFILO l’ [NASA/GSFC/ASU] [NASA] n
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