l'Astrofilo novembre-dicembre 2014

NOVEMBRE-DICEMBRE 2014 GALASSIE ASTROFILO l’ R ipresa a grande campo della regione che in- clude M60-UCD1. La nana appare qui inglo- bata dalla vicina M60, che con la spirale NGC 4647 forma il sistema Arp 116, visibile poco so- pra il centro dell’immagine. [NASA, ESA, DSS2] Nel video qui sotto, un “sorvolo” delle due galassie di quel sistema avviato a una futura interazione. [NASA, ESA, Akira Fujii, DSS2] centro di una delle più grandi galassie del- l'universo locale, M60, un'ellittica con mas- sa equivalente a 1000 miliardi di soli, di al- meno 120000 anni luce di diametro, appar- tenente all'ammasso della Vergine, del qua- le è la terza galassia più brillante. 21500 anni luce è meno della distanza che separa il Sole dal centro della Via Lattea e ciò lascia facilmente intuire come M60 e M60-UCD1 debbano avere qualcos'altro in comune oltre al nome. Questa coppia di galassia rappresenta un laboratorio ideale nel quale convalidare l'ipotesi secondo la quale le UCD sono i residui di galassie spo- gliate di tutte le regioni esterne al nucleo, a causa di incontri molto ravvicinati con altre galassie. Ma M60-UCD1 non è interessante solo per la sua estrema vicinanza a M60. È anche la più massiccia delle nane ultracompatte, avendo una massa equivalente a ben 140 milioni di soli, concentrata in uno sferoide di appena 160 anni luce di diametro. È inol- tre una sorgente di raggi X, radiazione che non più tardi dell'anno scorso è stata attri- buita da un gruppo di ricercatori a un buco nero supermassiccio che si anniderebbe al centro del compattissimo sistema stellare. Affermare che in una galassia nana, per quanto massiccia, possa albergare un buco

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