l'Astrofilo novembre-dicembre 2014
ASTRONAUTICA ASTROFILO l’ tiva alla quantità di parti di ricam- bio di cui l'avam- posto marziano necessiterà nel tempo per restare pienamente ope- rativo. Gli analisti del MIT hanno calcolato a que- sto riguardo che nel giro di pochi anni i carichi in- viati dalla Terra saranno dominati dalle parti di ri- cambio, fino a rappresentare il 60% e oltre del peso trasportato verso la colonia. Ciò si- gnificherà più lanci di navicelle cargo di quanto oggi previsto e quindi più costi di quelli preventivati, un problema che va ad aggiungersi a quello relativo alla fase di lanci destinati a costruire automaticamente l'insediamento marziano prima dell'arrivo dei coloni: secondo Mars One basteranno 6 razzi del tipo Falcon Heavy (ciascuno capace di portare 12 tonnellate di carico in orbita di trasferimento geostazionaria), mentre se- condo il MIT ne serviranno addirittura 15. Il quadro si complica ulteriormente conside- rando che non si può lanciare un razzo con destinazione Marte quando capita, ma biso- dal 29 settembre al 3 ottobre. I punti critici che evidenziano non sono né pochi né facil- mente risolvibili. Uno di quei punti riguarda l'idea di estrarre ghiaccio dal sottosuolo marziano per tra- sformarlo in acqua da usare per l'alimenta- zione, l'igiene, l'irrigazione etc. Ebbene, le attuali tecnologie funzionanti sul nostro pianeta non risultano direttamente espor- tabili su Marte e sarà quindi necessario svi- lupparne altre ad hoc (senza contare che attualmente non conosciamo ancora con precisione né l'ubicazione né la consistenza dei giacimenti di ghiaccio). Un'altra questione sottovalutata dai proget- tisti di Mars One sembra essere quella rela- G li spazi a di- sposizione dei coloni inclu- deranno dei lun- ghi segmenti collegati ai mo- duli abitativi. Nell’illustrazione in basso si distin- gue chiaramente la rete di pannel- li solari che forni- ranno alla colo- nia tutta l’ener- gia di cui necessi- terà. [Bryan Ver- steeg/Mars One]
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