l'Astrofilo luglio 2013

15 PLANETOLOGIA LUGLIO 2013 ASTROFILO l’ T ramonto al National Optical Astronomy Observatory di Tucson, Arizona. La cupola più grande è quella del riflettore di 4 metri Mayall, utilizzato per dimostrare che la maggior parte dei pianeti scoperti dal telescopio spaziale Kepler sono più grandi di quanto finora ritenuto. [NOAO] Oltre tre anni fa, Steve Howell (NASA's Ames Research Center) aveva formato un piccolo team di ricercatori con l'intento di ca- ratterizzare più accuratamente di quanto fatto in precedenza un campione significa- tivo delle stelle attorno alle quali erano stati individuati da Kepler oggetti di possibile natura planetaria. Il team includeva Paula Szkody (University of Washington), Mark Everett e David Silva (National Optical Astro- nomy Observatory). La ricerca rientrava nel Kepler Follow-up Program, vale a dire un'at- tività di verifica dell'esistenza dei candidati pianeti, attraverso osservazioni spettrosco- piche condotte prevalentemente con tele- scopi al suolo. I gruppi di ricercatori impe- gnati in quel programma sono numerosi e il lavoro che svolgono è fondamentale alla va- lidazione di quanto osservato da Kepler. La ricognizione spettroscopica di una stella e l'individuazione delle tracce lasciate da un pianeta in transito è una pratica relativa-

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