l'Astrofilo luglio 2012

GALASSIE ASTROFILO l’ suolo perché è in caduta, ma non possiamo prevedere verso quale punto cardinale pun- terà la sua scia nei nanosecondi successivi; solo se fosse esattamente diretta verso l'os- servatore non mostrerebbe nel tempo alcuno spostamento trasversale. Ma di Andromeda non abbiamo che il primo nanosecondo, in pratica un fermo immagine uguale a sé stesso nei decenni che ha finora impedito agli astro- nomi di misurare un eventuale spostamen- to trasversale. Nella fattispecie le co- se sono poi complicate dal fatto che tutte le sue componenti visi- bili, ossia stelle, re- gioni gassose, nubi oscure etc. orbitano attorno al centro di massa con direzioni, velocità e tempi di- versi, e questi moti in- dividuali non agevola- no l'individuazione di un eventuale moto di traslazione della galas- sia nel suo insieme. Pertanto, se anche la vera direzione di An- dromeda divergesse (è un esempio) di 45° ri- spetto alla nostra linea di vista, noi non ce ne accorgeremmo perché ciò che rileviamo è, come già detto, la ve- locità radiale, la quale ci dice che la galassia è più vicina di circa 400mila km ogni ora che passa. Se però la traiettoria reale diver- gesse nella misura qui sopra ipotizzata, An- dromeda in un'ora di km ne avrebbe per- corsi oltre 560mila e non dovremmo preoc- cuparci per un incontro ravvicinato. Prevedere ciò che avverrà in quel lontano futuro sembra insomma decisamente complicato, ma per venire a capo della que- stione un modo ci sarebbe ed è quello di mi- surare con estrema precisione la posizione di numerosissime stelle appartenenti ad Andro- meda rispetto a galassie compatte considere- volmente più lontane e quindi virtualmente immobili, e di ripetere l'operazione a di- stanza di diversi anni. L'unico strumento a di- prime due, mentre più incerto è il de- stino di M33, che probabilmente entrerà in orbita attorno alla na- scente ellittica. [NASA, ESA, and A. Feild and R. van der Marel (STScI)]

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