l'Astrofilo luglio 2012

COSMOLOGIA ASTROFILO l’ ricchissime di elementi chimici più pesanti dell'elio (i cosiddetti "metalli"). Essendo la luce di quelle galassie formata dalla luce delle stelle che contengono, va da sé che sono queste ultime ad avere una composi- zione incredibilmente ricca di metalli. È risaputo che questi ultimi si formano come prodotto della combustione dell'idrogeno e dell'elio all'interno delle stelle, sia durante la loro più o meno lunga esistenza, sia du- rante le rapide ed esplosive fasi che condu- cono alla loro morte, quelle in cui rilasciano i metalli nello spazio interstellare perdendo parte della massa nella fase di gigante rossa (tipica di stelle più o meno grandi come il Sole), o addirittura quasi tutta la massa in caso di esplosione come supernova (evento che interessa stelle molto più grandi del Sole). Una volta dispersi, i metalli finiscono presto o tardi con l'arricchire nubi di idro- geno ed elio, contribuendo (grazie anche al- l'onda di compressione che spesso li accom- pagna) alla formazione di nuove stelle, che avranno già in partenza un contenuto di metalli maggiore di quello delle precedenti generazioni. Col passare dei miliardi di anni, ogni nuova generazione di stelle sarà dun- que più ricca di metalli e la loro massima concentrazione all'interno di una galassia sarebbe lecito attendersela solo nelle galas- sie appartenenti all'universo vicino, quello a noi più contemporaneo, e non in sistemi stellari lontani oltre 10 miliardi di anni luce. Se poi, come in uno dei casi evidenziati da Fynbo e colleghi, i metalli sono distribuiti fino a 50mila anni luce dal centro galattico e si presentano in percentuali equiparabili a quelle del Sole (stella nata 5-7 miliardi di anni dopo le galassie in questione), beh, in tal caso è chiaro che c'è qualcosa da rivedere nei modelli che descrivono quei processi. E non confortano né la ristrettezza del cam- pione di galassie considerato, né il fatto che esse abbiano 1-3 miliardi di anni, perché co- munque esistono e un'età così giovane non L o schema qui sopra sinte- tizza l’evoluzione dell’universo. Dopo le ultime scoperte, la fase in cui nascono le prime stelle e quindi le prime galassie deve es- sere arretrata non poco verso il Big Bang. [Avi Loeb, Harvard Univ.] A B

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