l'Astrofilo novembre-dicembre 2024
8 NOVEMBRE-DICEMBRE 2024 ASTRO PUBLISHING 34-64. Gli astronomi che utilizzano radiotelescopi hanno osservato una coppia di buchi neri binari ancora più stretta rispetto a MCG-03-34-64, ma senza avere conferme in altre lunghezze d’onda. AGN doppi di questo tipo erano pro- babilmente più comuni nell’universo primordiale, quando le fusioni di ga- lassie erano più frequenti. La sco- perta fornisce uno sguardo ravvici- nato unico a un esempio relativa- mente prossimo, situato a circa 800 milioni di anni luce di distanza. La scoperta è stata fortuita. L’imma- gine ad alta risoluzione di Hubble ha rivelato tre picchi di diffrazione ot- tica annidati all’interno della galas- sia ospite, indicando una grande concentrazione di ossigeno lumi- noso in un’area molto piccola. “Non ci aspettavamo di vedere qualcosa del genere” , ha affermato Anna Trindade Falcão, del Center for Astrophysics | Harvard & Smithso- nian a Cambridge, Massachusetts, autrice principale dell’articolo pub- blicato su The Astrophysical Journal . “Questo scenario non è comune nell’universo vicino e ci dice che c’è qualcos’altro in corso all’interno del- la galassia.” I picchi di diffrazione sono artefatti di imaging che si ge- nerano quando la luce da una re- gione molto piccola nello spazio si piega attorno allo specchio all’in- terno dei telescopi. Il team di Falcão ha quindi esaminato la stessa galas- sia nella luce X utilizzando l’osserva- torio Chandra per approfondire che cosa stesse succedendo. “Quando abbiamo osservato MCG-03-34-64 nella banda dei raggi X, abbiamo visto due sorgenti separate e potenti di emissione ad alta energia, coinci- denti con i punti luminosi ottici visti ASTROFILO l’ Hubble e Chandra trovano una coppia di buchi neri supermassicci C ome due lottatori di sumo che si affrontano, la coppia più vi- cina confermata di buchi ne- ri supermassicci è stata osservata in stretta prossimità. Si trovano a circa 300 anni luce di distanza l’uno dal- l’altro e sono stati rilevati utiliz- zando i telescopi spaziali Hubble e Chandra. Questi buchi neri, sepolti nelle profondità di una coppia di ga- lassie in collisione, sono alimentati da gas e polvere in caduta, che li fanno brillare intensamente come nuclei galattici attivi (AGN). Questa coppia di AGN è la più vicina rilevata nell’universo locale utilizzando os- servazioni multi-lunghezza d’onda (luce visibile e raggi X). Mentre di- verse decine di buchi neri “doppi” sono stati trovati in precedenza, le loro separazioni risultano in genere molto maggiori di quella misurata nella galassia ricca di gas MCG-03- by NASA − Ray Villard
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