l'Astrofilo novembre-dicembre 2024
52 NOVEMBRE-DICEMBRE 2024 ASTRO PUBLISHING Q uesta immagine mostra le regioni della Via Lattea mappate dala survey VISTA Variables in the Vía Láctea (VVV) e dal suo progetto complementare, la survey VVV eXtended (VVVX). L’area totale coperta equivale a 8600 lune piene. La Via Lattea è composta da un rigonfiamento centrale, un agglomerato denso, luminoso e gonfio di stelle, e da un disco piatto attorno ad esso. I quadrati rossi contrassegnano le aree centrali della nostra galassia originariamente coperte da VVV e in seguito riosservate da VVVX: la maggior parte del rigonfiamento e parte del disco su un lato di esso. Gli altri quadrati indi- cano regioni osservate solo come parte della survey estesa VVVX: ancora più regioni del disco su entrambi i lati (giallo e verde), aree del disco sopra e sotto il piano della galassia (blu scuro), e sopra e sotto il rigonfiamento (azzurro chiaro). I numeri indicano la longitudine e la latitudine galattica, che gli astronomi usano per mappare gli oggetti nella nostra ga- lassia. Vengono mostrati anche i nomi delle varie costellazioni. [ESO/VVVX survey] nucleare sostenuta) o pianeti che fluttuano liberamente e non orbi- tano intorno a una stella. Le osservazioni sono iniziate nel 2010 e si sono concluse nella prima metà del 2023, coprendo un totale di 420 notti. Osservando ogni por- zione di cielo più volte, l’equipe ha potuto non solo determinare le po- sizioni di questi og- getti, ma anche trac- ciare i loro movimenti e le loro variazioni di luminosità. Gri astronomi hanno identificato stelle la cui luminosità cambia periodicamente e che possono essere utiliz- zate come “righelli cosmici” per misurare le distanze. Ciò ci ha fornito una accurata visione 3D delle re- gioni interne della Via Lattea, che in prece- denza erano nascoste dalla polvere. I ricer- catori hanno anche tracciato stelle iperve- loci, stelle in rapido movimento catapul- tate fuori dalla regione centrale del- la Via Lattea dopo un incontro rav- vicinato con il buco nero supermas- siccio che vi si nasconde. La nuova mappa contiene dati rac- colti come parte della survey VVV (VISTA Variables in the Vía Láctea) e del progetto compagno, la survey VVVX (VVV eXtended). “Il progetto è stato uno sforzo mo- numentale, reso possibile dal grande gruppo di lavoro con cui collaboria- mo” , dice Roberto Saito, astronomo presso l’Universidade Federal de Santa Catarina, in Brasile, e autore principale dell’articolo pubblicato su Astronomy & Astrophysics , relativo al completamento del progetto. Le survey VVV e VVVX hanno già prodotto oltre 300 articoli scien- tifici. Anche dopo la loro conclusione, l’e- splorazione scientifica dei dati raccolti conti- nuerà per decenni a ve- nire. Nel frattempo, l’Osservatorio Paranal dell’ESO si sta prepa- rando per il futuro: VISTA sarà aggiornato con il nuovo strumento 4MOST e il VLT (Very Large Telescope) del- l’ESO riceverà lo stru- mento MOONS. Insie- me, forniranno spettri di milioni tra gli og- getti qui esaminati: ci aspettiamo innumere- voli scoperte. Q uesta sequenza video confronta le vedute infrarosse e visibili della Nebulosa Aragosta (NGC 6357). L’immagine in luce visibile è stata creata dal Digitized Sky Survey 2 e, per la parte centrale, dal VLT (ESO). La nuova immagine infrarossa è stata catturata con il telescopio VISTA, presso l’Osservatorio del Paranal in Cile. Nell’infrarosso, la polvere che oscura molte stelle diventa quasi trasparente, rivelando un’intera schiera di nuove stelle altrimenti invisibili. [ESO/VVV Survey/Digitized Sky Survey 2/D. Minniti. Acknowledgement: Ignacio Toledo. Music: movetwo] ! ASTROFILO l’
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