l'Astrofilo novembre-dicembre 2024

32 NOVEMBRE-DICEMBRE 2024 ASTRO PUBLISHING Nuova luce sull’oscurità dell’universo by NASA Michael Buckley Ray Villard Q uanto è buio lo spazio pro- fondo? Gli astronomi potreb- bero aver finalmente rispo- sto a questa domanda di vecchia da- ta, sfruttando le capacità e la posi- zione distante della sonda spaziale New Horizons della NASA ed effet- tuando le misurazioni più precise e dirette di sempre della quantità to- tale di luce generata dall’universo. A più di 18 anni dal lancio e a 9 anni dalla sua storica esplorazione di Plu- tone, New Horizons si trova ora a ol- tre 7,3 miliardi di chilometri dalla Terra, in una regione del sistema so- lare sufficientemente lontana dal Sole da offrire i cieli più bui disponi- bili per qualsiasi telescopio esistente. Ciò può fornire un punto di osserva- zione unico da cui misurare la lumi- nosità complessiva dell’universo di- stante. “Se alzi la mano verso lo spa- zio profondo, quanta luce l’universo irradia su di essa?” ha chiesto Marc Postman, astronomo presso lo Space Telescope Science Institute di Balti- mora e autore principale di un nuo- vo articolo, pubblicato su The Astro- physical Journal , che descrive in det- taglio la ricerca. “Ora abbiamo una buona idea di quanto sia davvero buio lo spazio. I risultati mostrano che la maggior parte della luce visi- bile che riceviamo dall’universo è stata generata nelle galassie. È im- portante notare che abbiamo an- che scoperto che non ci sono prove di livelli significativi di luce prodot- ti da fonti attualmente non note agli astronomi.” Le scoperte risolvono un enigma che ha lasciato perplessi gli astronomi sin dagli anni ‘60, quando Arno Penzias e Robert Wilson sco- prirono che lo spazio è pervaso da un’intensa radiazione a microonde, che si ritiene sia rimasta dalla crea- zione dell’universo stesso. Questo ri- sultato ha valso loro il conferimento del premio Nobel. Successivamente, gli astronomi han- no anche trovato prove di un back- ground di raggi X, raggi gamma e radiazioni infrarosse che riempiono il cielo. Rilevare il background di luce “ordinaria” (o visibile), più formal- mente chiamato background ottico cosmico o COB, ha fornito un modo ASTROFILO l’

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