l'Astrofilo novembre-dicembre 2024

27 NOVEMBRE-DICEMBRE 2024 ASTRO PUBLISHING spirale con cui interagisce e che era stata precedentemente rilevata da Hubble vengono ingrandite e di- storte in un modo insolito, che ri- chiede un allineamento particolare e raro tra le galassie distanti, la len- te e l’osservatore, qualcosa che gli astronomi chiamano lente gravita- zionale iperbolica ombelicale. Que- sto spiega le cinque immagini della coppia di galassie viste nell’imma- gine di Webb, quattro delle quali tracciano la parte superiore del pun- to interrogativo. Il “punto” del pun- to interrogativo è una galassia non correlata che si trova nel posto e nel- lo spazio-tempo giusto dalla nostra prospettiva. Oltre a produrre un esame detta- gliato sulla capacità dello strumen- to NIRISS (Near-Infrared Imager and Slitless Spectrograph) di Webb nel ri- levare i siti di formazione stellare all’interno di una galassia distante miliardi di anni luce, il team di ri- cerca non ha resistito ad evidenziare la forma del punto interrogativo. “Ciò è semplicemente fantastico. Im- magini straordinarie come questa sono il motivo per cui mi sono appas- sionato all’astronomia quando ero giovane” , ha affermato l’astronomo Marcin Sawicki, della Saint Mary’s University, uno dei principali ricerca- tori del team. “Sapere quando, dove e come avviene la formazione stel- lare all’interno delle galassie è fon- damentale per comprendere come le galassie sono evolute nel corso della storia dell’universo” , ha affermato l’astronomo Vicente Estrada-Carpen- ter, della Saint Mary’s University, che ha utilizzato sia i dati ultravioletti di Hubble sia quelli infrarossi di Webb per mostrare dove si stanno forman- do nuove stelle nelle galassie. I risultati indicano che la formazione stellare è diffusa in entrambe. I dati spettrali hanno anche confermato che la nuova galassia polverosa si trova alla stessa distanza della galas- sia a spirale vista di fronte e che pro- babilmente stanno iniziando a inte- ragire. “Entrambe le galassie nella coppia del punto interrogativo mo- strano una formazione stellare atti- va in diverse regioni compatte, pro- babilmente a causa della collisione del gas delle due galassie” , ha affer- mato Estrada-Carpenter. “Tuttavia, la forma di nessuna delle due galas- sie sembra troppo disturbata, quindi probabilmente stiamo assistendo all’inizio della loro interazione reci- proca.” “Queste galassie, viste miliardi di an- ni fa, quando la formazione stellare era al suo apice, hanno masse simili a quella che avrebbe avuto la Via Lattea a quel tempo. Webb ci sta consentendo di studiare gli anni dell’adolescenza della nostra galas- sia” , ha concluso Sawicki. ASTROFILO l’ ! P agina precedente: l’ammasso di galassie MACS-J0417.5-1154 è così massiccio che deforma il tessuto dello spazio-tempo, distorcendo l’aspetto delle galassie poste dietro di esso, un effetto noto come lente gra- vitazionale. Questo fenomeno natu- rale ingrandisce le galassie distanti e può anche farle apparire più volte nella stessa immagine, come mostra- to qui dal telescopio spaziale Webb. Due galassie distanti e interagenti, una spirale vista di fronte e una ga- lassia rossa polverosa vista di lato, appaiono più volte, tracciando una forma familiare nel cielo. La forma- zione stellare attiva e la struttura a spirale straordinariamente intatta della galassia vista di fronte indicano che l’interazione è appena iniziata. [NASA, ESA, CSA, STScI, Vicente Estra- da-Carpenter (St. Mary’s University)] U n confronto tra come i telescopi spaziali Hubble e Webb hanno fotografato l’ammasso di galassie MACS-J0417.5-1154. [NASA, ESA, CSA, STScI, Vicente Estrada-Carpen- ter (Saint Mary’s University)] Mentre questa regione era già stata osservata in precedenza con il tele- scopio spaziale Hubble, la galassia rossa polverosa che dà forma all’in- trigante punto interrogativo è ap- parsa solo con Webb. È il risultato delle lunghezze d’onda della luce che con Hubble restano intrappolate nella polvere cosmica, mentre quelle più lunghe della luce infrarossa sono in grado di passare ed essere rilevate dagli strumenti di Webb. Gli astronomi hanno utilizzato en- trambi i telescopi per osservare l’am- masso di galassie MACS-J0417.5-1154, che agisce come una lente di ingran- dimento, essendo l’ammasso così massiccio da deformare il tessuto dello spazio-tempo. Ciò consente a- gli astronomi di vedere dettagli au- mentati in galassie molto più distan- ti dietro l’ammasso. Tuttavia, gli stes- si effetti gravitazionali che intensifi- cano le galassie causano anche di- storsioni, con il risultato che le galas- sie appaiono spalmate nel cielo in archi anche multipli. Queste illusioni ottiche nello spazio sono chiamate lenti gravitazionali. La galassia ros- sa rivelata da Webb e una galassia a

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