l'Astrofilo novembre-dicembre 2024
24 NOVEMBRE-DICEMBRE 2024 ASTRO PUBLISHING Q uesta raccolta mostra alcune delle interessanti strutture della Nebulosa Rosetta. Il cerchio tratteggiato evidenzia l’ammasso stellare centrale della nebulosa, NGC 2244. La macchia nebulosa al centro di NGC 2244 è il giovane oggetto stellare (YSO), Rosette HH1 (1). Gli YSO sono stelle nella loro fase iniziale di evoluzione, prima di diventare stelle di sequenza principale, che spesso presentano caratteristiche come getti, deflussi bipolari, dischi protoplanetari e altri indicatori della nascita di una nuova stella. Attorno al nucleo scavato della nebulosa c’è una serie di nubi scure soprannominate “proboscidi di elefante”, così chia- mate per i loro pilastri simili a proboscidi (2, 4). Una di queste strutture scure è la Wrench Trunk (3). A differenza dei Pilastri della Creazione che si ergono come colonne dritte, il “manico” della Wrench Trunk ha un’insolita forma a spirale che traccia il campo magnetico della nebulosa. Questa immagine è stata catturata con la Dark Energy Camera, montata sul telescopio di 4 metri Víc- tor M. Blanco, presso l’Osservatorio interamericano di Cerro Tololo, un programma dell’NSF NOIRLab. [CTIO/NOIRLab/DOE/NSF/ AURA − Image Processing: T.A. Rector (University of Alaska Anchorage/NSF NOIRLab), D. de Martin & M. Zamani (NSF NOIRLab)] ASTROFILO l’ ! scure soprannominate “proboscidi di elefante”, così chiamate per i loro pilastri simili a proboscidi. Queste strutture sono opache perché con- tengono polvere oscurante e delimi- tano il confine tra il guscio caldo di idrogeno ionizzato e l’ambiente cir- costante di idrogeno più freddo. Mentre il guscio si espande verso l’esterno, incontra gas freddo e gru- moso che resiste alla sua spinta. Ciò crea le proboscidi, le cui lunghezze puntano come dita verso l’ammasso centrale. Una di queste strutture scu- re è denominata Wrench Trunk, la cui testa a forma di artiglio è visibile verso l’angolo in alto a destra del- l’ammasso centrale. A differenza dei più celebri Pilastri della Creazione che si ergono come colonne dritte, il “manico” di Wrench Trunk ha un’insolita forma a spirale che traccia il campo magnetico della nebulosa. Meno evidenti ma ugual- mente interessanti sono le nubi ton- deggianti oscure. A volte rotonde e a volte a forma di lacrima, queste minuscole macchie di polvere sono più piccole dei globuli più noti, con una massa di appena poche volte superiore a quella di Giove. Una se- rie di esse può essere vista vicino al Wrench Trunk, ma centinaia di altre punteggiano l’intera Nebulosa Ro- setta. Queste strutture possono o- spitare nane brune e pianeti al loro interno. Come tutte le rose, la Nebulosa Ro- setta non durerà per sempre, perché le stesse stelle che ha generato ne causeranno anche la fine. In circa 10 milioni di anni la radiazione delle stelle calde e giovani dell’ammasso NGC 2244 dissiperà la nebulosa. A quel punto la rosetta non ci sarà più e le sue enormi stelle saranno rima- ste senza la loro nube madre. Questa enorme immagine di 377 megapixel è stata rilasciata in oc- casione del quinto anniversario di NOIRLab. Il 1° ottobre 2019, i cinque programmi di NOIRLab (Cerro Tololo Inter-American Observatory, Com- munity Science and Data Center, In- ternational Gemini Observatory, Kitt Peak National Observatory e Vera C. Rubin Observatory) sono stati riuniti sotto un’unica organizzazione. Negli anni successivi, i telescopi di livello mondiale di NOIRLab hanno contri- buito a molte scoperte e innume- revoli comunicati stampa, e hanno prodotto un’impressionante raccolta di straordinarie immagini astrono- miche che mostrano il nostro uni- verso vivace e variegato.
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