l'Astrofilo novembre-dicembre 2024
20 NOVEMBRE-DICEMBRE 2024 nal Letters . I buchi neri hanno un ruolo importante nel ciclo di vita di tutte le galassie, ma ci sono grandi incertezze su come evolvono le ga- lassie. Per ottenere un quadro com- pleto del legame tra galassia ed evo- luzione del buco nero, i ricercatori hanno utilizzato Hubble per esami- nare quanti buchi neri esistessero in una popolazione di galassie debo- li, quando l’universo aveva solo una frazione della sua età attuale. Le osservazioni iniziali della regione di indagine sono state replicate da Hubble dopo diversi anni. Ciò ha per- messo al team di misurare le varia- zioni della luminosità delle galassie. Queste variazioni sono un segno ri- velatore dei buchi neri. Il team ha identificato più buchi neri di quanti ne avesse trovati in precedenza con altri metodi. I nuovi risultati osserva- tivi suggeriscono che alcuni buchi neri si sono probabilmente formati dal collasso di stelle massicce e incon- taminate, durante il primo miliardo di anni di tempo cosmico. Questi tipi di stelle possono esistere solo in tem- pi molto primitivi nell’universo, per- Più buchi neri del previsto nell’universo primordiale by NASA − Ray Villard C on l’aiuto del telescopio spa- ziale Hubble, un team interna- zionale di ricercatori guidato da astronomi del Dipartimento di astronomia dell’Università di Stoc- colma ha trovato più buchi neri nel- l’universo primordiale di quanto pre- cedentemente riportato. Il nuovo ri- sultato può aiutare gli astronomi a capire come sono stati creati i buchi neri supermassicci. Attualmente, gli astronomi non hanno un quadro completo di come i primi buchi neri si siano formati non molto tempo dopo il Big Bang. È noto che i buchi neri supermassicci, che possono pe- sare più di un miliardo di soli, già esi- stevano al centro di diverse galassie meno di un miliardo di anni dopo il Big Bang. “Molti di questi oggetti sembrano essere più massicci di quanto pensassimo potessero essere in tempi così primitivi: o si sono for- mati già molto massicci o sono cre- sciuti con estrema rapidità” , ha af- fermato Alice Young, una studen- tessa di dottorato dell’Università di Stoccolma e co-autrice dello studio pubblicato su The Astrophysical Jour- ASTROFILO l’ ché le stelle di generazione succes- siva sono inquinate dai resti di stelle che hanno già vissuto e sono morte. Altre alternative per la formazione dei buchi neri includono nubi di gas collassate, fusioni di stelle in ammassi massicci e buchi neri “primordiali” che si sono formati (da meccanismi fi- sicamente speculativi) nei primi se- condi dopo il Big Bang. Con queste nuove informazioni sulla nascita dei buchi neri, è possibile costruire mo- delli più accurati della formazione delle galassie. “Il meccanismo di for- mazione dei primi buchi neri è una parte importante del puzzle dell’e-
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