l'Astrofilo novembre-dicembre 2023

47 NOVEMBRE-DICEMBRE 2023 ASTRO PUBLISHING Ma l’aspetto più impegnativo per il gruppo di ricerca è capire la sua pos- sibile origine, perché nessuno degli attuali modelli teorici di formazione dei pianeti prevede che possa esi- stere un pianeta con queste caratte- ristiche. Sono stati proposti due pos- sibili scenari per la sua formazione: in uno, potrebbe essere stato prodotto da collisioni tra protopianeti massicci, cioè tra pianeti che erano in forma- zione in quel sistema planetario. Tali collisioni potrebbero aver eliminato la maggior parte dell’atmosfera di TOI-1853b, lasciando esposto il nu- cleo solido, il che spiegherebbe la sua elevata densità rispetto alle dimen- sioni moderate. Un’altra possibilità è che TOI-1853b sia stato originaria- mente un gigante gassoso simile a Giove, o anche più massiccio, finito su un’orbita altamente ellittica a causa delle interazioni con altri pia- neti. Ciò l’avrebbe fatto passare molto vicino alla sua stella, facendo- gli perdere gli strati esterni dell’at- mosfera e stabilizzando la sua orbita alla distanza attuale dalla stella. “Al momento non possiamo distinguere quale di questi scenari di forma- zione sia più plausibile, anche se non possiamo escludere che successivi studi teorici, basati su questa sco- perta, possano portare a nuovi mo- delli per la formazione di Nettuni molto massicci” , spiega Enric Pallé, un ricercatore dell’IAC che ha parte- cipato allo studio. TOI-1853b è stato identificato per la prima volta nel 2020 come candi- dato pianeta usando i dati di TESS (Transiting Exoplanet Survey Satel- lite) della NASA, che lo ha scovato con il metodo dei transiti, che consi- ste nell’osservare i cali periodici della luce di una stella causati da un pia- neta in orbita attorno ad essa, allor- ché passa tra noi e la stella stessa. La conferma che TOI-1853b è un pia- neta, nonché la misurazione della sua massa e densità, sono state pos- sibili grazie alle osservazioni spettro- scopiche della velocità radiale della stella, ottenute dal team utilizzando HARPS-N (High Accuracy Radial Ve- locity Planet Searcher for the Nor- thern hemisphere) sul Telescopio Nazionale Galileo (TNG), presso l’Os- servatorio del Roque de los Mucha- chos (La Palma, Isole Canarie). ASTROFILO l’ N ettuno ripreso dal Voyager 2 il 31 agosto 1989. Somma delle immagini filtrate arancioni, verdi e blu. [NASA, Kevin Gill] !

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