l'Astrofilo novembre-dicembre 2023

21 NOVEMBRE-DICEMBRE 2023 I percorsi attraverso il nostro sistema solare dei due oggetti interstellari confermati, ‘Oumuamua (formal- mente noto come 1I/2017 U 1 ), sco- perto nel 2017, e la cometa 2I/Borisov, scoperta nel 2019. I percorsi di questi oggetti sono marcatamente diversi dalle orbite degli oggetti nel nostro sistema solare, rendendoli facili da differenziare come oggetti interstel- lari. L’Osservatorio Rubin e la Legacy Survey of Space and Time forniranno dati che consentiranno agli scienziati di identificare molti oggetti interstel- lari nelle prime fasi dell’indagine. [Rubin Observatory/NSF/AURA/J. Pinto] nostro sistema solare in questo momento” , ha detto Bannister. “Non riusciamo ancora a tro- varli perché non vedia- mo oggetti abbastanza deboli.” L’Osservatorio Rubin cambierà la situazione. Utilizzando un telesco- pio di 8,4 metri dotato della fotocamera digi- tale con la più alta riso- luzione al mondo, Rubin rileverà oggetti interstel- lari più deboli di quanto abbiamo mai visto pri- ma. “È come se all’im- provviso passassi dal- l’essere su una piccola barca che galleggia nelle acque basse appena al largo della riva, all’es- sere nell’oceano aperto e profondo, dove puoi vedere tutta quella di- stesa per la prima volta” , ha aggiunto Bannister. Inoltre, la rapidità di Ru- bin permetterà di scan- sionare l’intero cielo vi- sibile in poche notti, catturando una visione timelapse degli oggetti inter- stellari nei loro veloci viaggi attra- verso il nostro sistema solare. vedere e quando i nostri telescopi puntano nel posto giusto al mo- mento giusto. “Calcoliamo che ci sia- no molti di questi piccoli mondi nel Anche se chiamiamo indistintamen- te Omuamua e 2I/Borisov “oggetti interstellari”, essi differiscono quasi in tutto. Come sarà il terzo, o il ven- tesimo, oggetto interstellare? Entro il primo dei dieci anni di attività pre- visti per la LSST, che inizierà nel 2025, gli scienziati si aspettano di avere una buona idea. “Passeremo dallo studio di due singoli oggetti allo studio di una popolazione di al- meno una dozzina di unità” , ha detto Bannister. Poiché gli oggetti interstellari potrebbero provenire da stelle di tutta la Via Lattea, que- sto incremento consentirà agli scien- ziati di studiare direttamente come si formano i sistemi planetari at- torno a stelle distanti, nel corso della storia della nostra galassia, compre- se stelle antiche che non esistono più. Per ora, gli scienziati possono solo fare vaghe previsioni su quanti og- getti interstellari rivelerà Rubin. Ban- nister scherzosamente piazza la sua scommessa su 21, ma dice che in re- altà non ne abbiamo ancora idea. Qualunque sia il risultato, Rubin è pronto a rivoluzionare gli studi sul si- stema solare, insieme a molte altre aree dell’astronomia e dell’astrofi- sica. “Sarà uno dei doni che Rubin offrirà, una nuova storia del sistema solare e una maggiore comprension- e delle nostre origini.” ASTROFILO l’ !

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