l'Astrofilo novembre-dicembre 2023

NOVEMBRE-DICEMBRE 2023 I llustrazione di un oggetto interstellare che si avvicina rapidamente al nostro sistema solare. L’oggetto, espulso dal suo sistema planetario molto tempo fa, ha viaggiato attraverso lo spazio interstellare per miliardi di anni prima di pas- sare brevemente nel nostro vicinato cosmico. L’Osservatorio Rubin rivelerà molti di questi visitatori interstellari precedentemente sconosciuti. [Rubin Ob- servatory/NOIRLab/NSF/AURA/J. da Silva/M. Zamani] e anelli, ma trilioni di planetesimi ri- manenti continuarono a orbitare at- torno alle loro stelle ospiti. Con l’aiuto delle osservazioni del nostro sistema solare e delle simula- zioni al computer, gli scienziati ipo- tizzano che la gravità dei pianeti più grandi e il passaggio delle stelle vi- cine possano lanciare la maggior par- te di questi planetesimi rimanenti lontano dai loro sistemi di origine e anche fuori dalle loro galassie. Poi- ché attraverso lo spazio e non sono legati a nessuna stella, vengono de- finiti oggetti interstellari. “I sistemi planetari sono un luogo di cambia- mento e crescita, di scultura e rimo- dellamento” , ha affermato Banni- ster. “E i pianeti sono come corri- spondenti attivi, in quanto possono spostare trilioni di piccoli planetesimi nello spazio galattico.” Se i pianeti sono i corrispondenti, gli oggetti in- terstellari sono i telegrammi conte- nenti preziose informazioni sui si- stemi planetari distanti e su come si sono formati. E per un breve pe- riodo, alcuni di questi messaggi pro- venienti da lontano giungono pro- prio nel nostro cortile cosmico. “Una roccia proveniente da un altro si- stema solare è una prova diretta di come è avvenuta la formazione pla- netesimale attorno a un’altra stella, − ha detto Bannister − quindi farli ar- rivare fino a noi è piuttosto carino.” “Sebbene gli astronomi ritengano che esistono molti oggetti interstel- lari e che probabilmente attraver- sano regolarmente il nostro sistema solare, solo due sono stati finora con- fermati: ‘Oumuamua nel 2017 (noto anche come 1I/2017 U 1 ) e la cometa 2I/Borisov nel 2019. Sono stati sco- perti grazie a un ottimo tempismo, molto impegno e un po’ di fortuna: questi piccoli e deboli viaggiatori in- terstellari sono visibili solo quando si trovano abbastanza vicini da poterli ASTROFILO l’

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