l'Astrofilo novembre-dicembre 2023

NOVEMBRE-DICEMBRE 2023 biologi. La maggior parte delle di- scussioni sul potenziale della vita o sugli ingredienti necessari per la vita in alcuni luoghi tendono a concen- trarsi principalmente sulla presenza o assenza di acqua liquida, H 2 O. L’acqua è considerata un ingrediente critico perché fornisce un mezzo chi- mico all’interno del quale le moleco- le biologicamente importanti, come gli aminoacidi e gli acidi nucleici, così come le loro catene peptidiche estese e i filamenti di DNA/RNA, pos- sono dissolversi e impegnarsi in varie operazioni chimiche tra loro. Mentre l’acqua è il mezzo fonda- mentale all’interno del quale è sta- to dimostrato che ha luogo la com- plessa chimica della vita (anche se solo qui sulla Terra), è la forza e la stabilità dei legami di carbonio che costituiscono la struttura interna de- gli aminoacidi e degli acidi nucleici che consentono a queste molecole di formare strutture più complesse come proteine, ribosomi, membrane O livier Berné, del Centre national de la recherche scientifique, ha guidato il team che ha scoperto il ca- tione metile nel disco di formazione planetaria denominato d203-506. Q ueste immagini di Webb mostrano una parte della Nebulosa di Orione conosciuta come Barra di Orione. È una regione in cui la luce ultravioletta energetica proveniente dall’ammasso del trapezio, situato nell’angolo in alto a sinistra, interagisce con dense nubi molecolari. L’energia della radia- zione stellare sta lentamente erodendo la barra di Orione, e ciò ha un profondo effetto sulle molecole e sulla chimica dei dischi protoplanetari che si sono formati attorno alle stelle appena nate. L’immagine più grande, a sinistra, proviene dallo strumento NIRCam (Near-Infrared Camera) di Webb. In alto a destra, il telescopio è focalizzato su un’area più piccola utilizzando MIRI (Mid-Infrared Instrument) di Webb. In queste immagini sono stati utiliz- zati un totale di diciotto filtri sia su NIRCam sia su MIRI, coprendo una gamma di lunghezze d’onda da 1,4 micron nel vicino infrarosso a 25,5 micron nel medio infrarosso. Al centro dell’area MIRI c’è un giovane sistema stellare con un disco di formazione planetaria chiamato d203-506. Il riquadro in basso a destra mostra un’immagine combinata NIRCam e MIRI di questo giovane sistema. La sua forma allungata è dovuta alla pressione esercitata dalla forte radiazione ultravioletta che lo colpisce. Un team internazionale di astronomi ha rilevato per la prima volta una nuova molecola di carbonio nota come catione metile nel d203-506. [ESA/Webb, NASA, CSA, M. Zamani (ESA/Webb), PDRs4ALL ERS Team] ASTROFILO l’

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