l'Astrofilo novembre-dicembre 2022

14 NOVEMBRE-DICEMBRE 2022 ASTRO PUBLISHING scopio Gemini North, uno dei due telescopi identici che compongono l’International Gemini Observatory (gestito dal NOIRLab di NSF), gli astronomi ritengono di aver final- mente identificato il materiale resi- duo dell’esplosione di una stella della prima generazione. Impiegando un metodo innovativo per riconoscere gli elementi chimici contenuti nelle nubi che circondano il quasar, hanno notato una composizione molto inso- lita: il materiale conteneva oltre 10 volte più ferro che magnesio rispetto al rapporto di questi elementi riscon- trato nel nostro Sole. Gli scienziati ri- tengono che la spiegazione più pro- babile di questa caratteristica sor- prendente è che il materiale sia stato lasciato da una stella di prima gene- razione, esplosa come una supernova a “instabilità di coppia”. Queste ver- sioni straordinariamente potenti del- le esplosioni di supernova non sono mai state osservate, ma si teorizza che rappresentino la fine della vita per stelle gigantesche con masse comprese fra 150 e 250 volte quella del Sole. Le esplosioni di supernova a instabilità di coppia si verificano quando i fotoni al centro di una stella si trasformano spontaneamente in elettroni e positroni, la controparte di antimateria caricata positivamente by NOIRLab Charles Blue Potenziali tracce delle prime stelle dell’universo L e primissime stelle probabil- mente si formarono quando l’universo aveva solo 100 milio- ni di anni, meno dell’uno per cento della sua età attuale. Queste prime stelle, conosciute come Popolazione III, erano talmente massicce che quando conclusero la loro esistenza come supernovae si sfracellarono, disseminando lo spazio interstellare con una miscela distintiva di elementi pesanti. Nonostante ciò, decenni di diligenti ricerche da parte degli astro- nomi non hanno fornito prove di- rette di queste stelle primordiali, fino ad ora. Analizzando uno dei quasar più distanti conosciuti, usando il tele- ASTROFILO l’

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=