l'Astrofilo novembre-dicembre 2022

NOVEMBRE-DICEMBRE 2022 ASTROFILO l’ V edute del sistema bina- rio Didymos-Dimorphos ottenute dalle strutture del radar planetario Goldstone del Jet Propulsion Labora- tory della NASA, in Califor- nia, e del Green Bank Observatory della National Science Foundation, in West Virginia. A sinistra sono mo- strate le osservazioni del 4 ottobre 2022 fatte a Gold- stone; a destra sono com- binate le osservazioni di Goldstone e Green Bank del 9 ottobre 2022. L’asse verticale mostra la portata del radar (distanza dalla Terra) e l’asse orizzon- tale mostra l’effetto Doppler (velocità lungo la linea di vista). Il frame finale del video mostra la differenza tra dove si osserva Dimorphos, rispetto a dove sarebbe stato con l’orbita originale. L’oggetto appare sopra (immagine a sinistra) e sotto nell’orbita, coerentemente con il nuovo pe- riodo orbitale di 11 h 32 m , confermando così il risultato fotometrico. [NASA/Johns Hopkins APL/ JPL/NASA − JPL Goldstone Planetary Radar/National Science Foundation’s Green Bank Observatory] L ’ultima imma- gine com- pleta dell’aste- roide Di- morphos, scattata dall’imager DRACO della mis- sione DART della NASA da circa 12 km dal- l’asteroide e 2 secondi prima del- l’impatto. L’immagine mostra una porzione di asteroide larga 31 metri. Il nord di Di- morphos è verso la parte supe- riore del- l’immagine. Il punto rosso in- dica il sito di impatto. I ciottoli più piccoli sulla super- ficie sono larghi circa 5 cm. [NASA/ Johns Hop- kins APL] L’impatto di DART rappresenta uno sviluppo significativo nella ricerca per proteggere il nostro pianeta. Aspette- remo il rapporto finale che conterrà ulteriori informazioni. Ad esempio, conosceremo il nuovo periodo di ro- tazione con un errore ridotto a se- condi. Conosceremo anche il valore del parametro β , che misura l’au- mento della quantità di moto dovuto alla nube di detriti. L’Agenzia Spaziale Europea, ESA, lancerà nel 2024 la na- vicella spaziale HERA che raggiungerà Dimorphos due anni dopo, e fotogra- ferà il cratere lasciato da DART. Que- ste informazioni verranno inserite nel modello di impatto e quindi, presu- mibilmente, saremo meglio preparati per qualunque pietra mortale dovesse presentarsi sulla nostra strada. !

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