l'Astrofilo novembre-dicembre 2020
7 NOVEMBRE-DICEMBRE 2020 ASTROCHIMICA Venere possono essere brutali, con una temperatura superfi- ciale media di 460°C. Man mano che si risale in altitudine, la tem- peratura e la pressione diminui- scono al punto in cui alcune zone atmosferiche potrebbero sembrare abbastanza amiche- voli. Detto questo, solo il mi- crobo più robusto, o un essere umano adeguatamente equi- paggiato, troverà la zona sicura solo per brevi periodi. L’atmo- sfera venusiana è reattiva a molte piccole molecole di inte- resse biologico, compresa la fo- sfina. Il contenuto di anidride carbonica del 96,5% determina l’”effetto serra fuori controllo” che produce le temperature su- perficiali estreme. Le nubi di acido solforico oscurano la superficie venusiana, rendendo il radar la fonte della nostra mappatura quasi completa del pianeta dall’orbita. Oltre al contributo di azoto aggiuntivo del 3,5%, tutti gli altri gas vengono misurati in parti per milione (ppm) o miliardi (ppb). Il ri- levamento della fosfina a livello di 20 ppb è stato realizzato con il James Clerk Maxwell Telescope, situato in altura sopra il vapore acqueo, all’Osservatorio Mauna Kea delle Hawaii, ed è stato confermato utilizzando l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), a sua volta situato a oltre 5000 metri di altezza nel deserto di Ata- cama, nel nord del Cile. Durante il briefing con la stampa, è stato possibile percepire che gli scienziati hanno cercato di superare la speculazione dilagante degli spettatori, evidenziando come la rile- vazione della fosfina sia importante perché non abbiamo una spiegazione di come tali ASTROFILO l’ P aesaggi venu- siani fotogra- fati dai lander delle missioni Ve- nera 13 e 14 nel marzo 1982. [Roscosmos]
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