l'Astrofilo novembre-dicembre 2020

44 NOVEMBRE-DICEMBRE 2020 ASTROBIOLOGIA Tuttavia, come già ricordato, la survey ha incluso circa 10 milioni di stelle, e quindi vero- similmente altri milioni di eso- pianeti sconosciuti. Non sareb- be stato semplice trovare la sorgente di un eventuale se- gnale FM non riconducibile di- rettamente a quella manciata di esopianeti noti. Sintoniz- zarsi sul giusto canale, indivi- duare la trasmittente nello spazio e ricevere il messaggio sono azioni che presuppon- gono un ben preciso livello di sviluppo cognitivo e tecnolo- gico che l’emittente (la civiltà aliena) dovrebbe considerare tipico del ricevente (noi). Come potrebbe la civiltà alie- na essere certa della nostra ca- pacità di svolgere quelle azio- ni? Perché mai chi prende l’ini- ziativa di tentare un contatto dovrebbe scegliere una via che richiede al possibile inter- locutore l’impiego di tecniche e processi complessi affinché il messaggio inviato sia rice- vuto e capito? Inoltre, considerando l’im- mensa distanza che sicura- mente dividerebbe due civil- tà tecnologiche galattiche, e quindi i lunghissimi tempi che intercorrerebbero fra ogni botta e risposta, avrebbe sen- so instaurare una conversazio- ne? Ogni replica a un messag- gio precedente potrebbe tro- vare un interlocutore con idee e intenzioni diverse da quelle originarie. Potrebbe addirit- tura non conoscere i contenuti pregressi della conversazione o non essere più in grado di ri- conoscere i nostri messaggi. Chi si occupa di queste tema- tiche si chiede inevitabilmente perché i componenti di una ci- viltà tecnologica dovrebbero cercare un contatto (attivo o ASTROFILO l’

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