l'Astrofilo novembre-dicembre 2020
42 NOVEMBRE-DICEMBRE 2020 ASTROBIOLOGIA portante” (o sem- plicemente “por- tante”), della qua- le sono note la fre- quenza, l’ampiez- za e la fase. Se ascoltassimo una stazione radio che trasmette unica- mente la portan- te, potremmo tut- t’al più udire una sola nota o un ru- more continuo. In- vece sentiamo voci e musica, e questo perché la portante è stata modulata con i segnali elet- trici generati dal trasduttore. L’aggiunta di in- formazione fa sì che la forma sinu- soidale regolare della portante su- bisca un cambia- mento in ampiezza (AM = modulazione di ampiezza) o in frequenza (la già citata FM = modulazione di frequenza). Il segnale così ottenuto viene amplificato e irradiato attra- verso un’antenna, sotto forma di radiazione elettromagnetica. L’AM è stato il primo metodo usato per tra- smettere programmi radiofonici, ma la rice- zione risultava spesso difficoltosa a cause di ASTROFILO l’ protetto dai segnali radio emessi dai centri abitati, possono nondimeno verificarsi inter- ferenze che i ricercatori rimuovono con op- portuni accorgimenti. Tuttavia, le interfe- renze nel loro insieme limitano di oltre il 30% le potenzialità dello strumento. Viene quindi da chiedersi perché cercare un’ipote- tica trasmissione aliena proprio nella banda FM, occupata da migliaia di stazioni radio (in gran parte commerciali), con tutte le complicazioni che ciò comporta. Per capire quella scelta dobbiamo partire dalla natura stessa delle onde radio. Sono un sottoinsieme delle onde elettromagneti- che e per convenzione sono suddivise in bande. A seconda delle bande utilizzate, le onde radio possono essere impiegate per trasmettere dati, suoni, immagini e qualun- que altro elemento convertibile con un tra- sduttore (codificatore, microfono, telecame- ra etc.) in segnali elettrici di ampiezza varia- bile. Questi segnali elettrici sono di fatto l’informazione che si vuole trasmettere. Per trasmetterla bisogna però generare con un circuito oscillante la cosiddetta “onda M odulando un’onda ra- dio portante con un segnale op- portunamente prodotto, possia- mo avere due tipi di segnali risul- tanti: uno modu- lato in frequenza (FM) e uno modu- lato in ampiezza (AM). Tremblay e Tingay hanno cer- cato segnali FM provenienti da una vasta regione di cielo centrata sulla costellazio- ne della Vela, con esito negativo. In basso, un’anima- zione che mostra i due tipi di se- gnali radio.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=