l'Astrofilo novembre-dicembre 2020

21 NOVEMBRE-DICEMBRE 2020 CRONACHE SPAZIALI Gli elementi più pesanti vengono “cucinati” all’interno delle stelle e poi espulsi nello spazio, a volte vio- lentemente quando una stella muo- re. L’alone viene quindi contaminato con questo materiale proveniente dalle esplosioni stellari. La galassia di Andromeda, nota an- che come M31, è una maestosa spi- rale di forse 1 trilione di stelle e di dimensioni paragonabili alla nostra Via Lattea. A una distanza di 2,5 mi- lioni di anni luce, è così vicina a noi da apparire come una macchia di luce a forma di sigaro, alta nel cielo autun- nale. Se il suo alone gassoso potesse essere visto ad occhio nudo, sarebbe circa tre volte la larghezza dell’Orsa Maggiore, di gran lunga la più gran- de struttura del cielo notturno. Attraverso un programma chiamato Progetto AMIGA (Absorption Map of Ionized Gas in Andromeda), lo studio ha esaminato la luce proveniente da 43 quasar (i nuclei brillanti e molto lontani di galassie attive alimentate da buchi neri) situati ben oltre An- dromeda. I quasar sono sparsi dietro l’alone, consentendo agli scienziati di sondare più regioni. Guardando at- traverso l’alone verso la luce dei qua- sar, il team ha osservato come questa luce viene assorbita dall’alone di An- dromeda e come tale assorbimento cambia nelle diverse regioni. L’immenso alone di Andromeda è co- stituito da un gas molto rarefatto e ionizzato che non emette radiazioni facilmente rilevabili. Pertanto, trac- ciare l’assorbimento della luce prove- niente da una sorgente di sfondo è un modo migliore per sondare questo materiale. I ricercatori hanno utilizzato la capa- cità unica dello spettrografo Cosmic Origins (COS) di Hubble per studiare la luce ultravioletta dei quasar. La luce ultravioletta viene assorbita dall’at- mosfera terrestre, il che rende impos- sibile l’osservazione con i telescopi al suolo. Il team ha utilizzato COS per ri- levare il gas ionizzato riconducibile a ASTROFILO l’ I n uno studio fondamentale com- piuto con il telescopio spaziale Hubble, gli astronomi hanno map- pato l’immenso involucro gassoso, chiamato alone, che circonda la galas- sia di Andromeda, il nostro più gran- de vicino galattico. Gli scienziati sono rimasti sorpresi scoprendo che questo alone tenue e quasi invisibile di pla- sma diffuso si estende fino a 1,3 mi- lioni di anni luce dalla galassia, circa a metà strada dalla nostra Via Lattea, e fino a 2 milioni di anni luce in al- cune direzioni. Ciò significa che l’alo- ne di Andromeda sta già collidendo con l’alone della nostra galassia. I ricercatori hanno anche scoperto che l’alone ha una struttura a strati, con due principali gusci di gas annidati e distinti. Questo è lo studio più com- pleto di un alone che circonda una galassia. “Comprendere gli enormi aloni di gas che circondano le galassie è immen- samente importante” , ha spiegato la co-investigatrice Samantha Berek, della Yale University di New Haven, nel Connecticut. “Questo serbatoio di gas contiene carburante per la futura formazione stellare all’interno della galassia, così come i deflussi di eventi come le supernove. È pieno di indizi sull’evoluzione passata e futura della galassia e siamo finalmente in grado di studiarlo in dettaglio nel nostro vi- cino galattico più prossimo.” “Troviamo che il guscio interno, che si estende per circa mezzo milione di anni luce, è molto più complesso e di- namico” , ha spiegato il leader dello studio Nicolas Lehner, dell’Università di Notre Dame, in Indiana. “ Il guscio esterno è più liscio e caldo. Questa differenza è probabilmente il risul- tato dell’impatto dell’attività delle su- pernovae nel disco della galassia che influenza più direttamente l’alone in- terno.“ Una firma di questa attività è la sco- perta da parte del team di una gran- de quantità di elementi pesanti nel- l’alone gassoso di Andromeda.

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