l'Astrofilo novembre-dicembre 2020

18 NOVEMBRE-DICEMBRE 2020 CRONACHE SPAZIALI non orbitano sullo stesso piano, e che le loro orbite sono disallineate l’una rispetto all’altra e rispetto al disco” , conclude un altro membro del gruppo, Alison Young delle Uni- versità di Exeter e Leicester. Il team ha osservato il sistema anche con lo strumento SPHERE sul VLT dell’ESO e con ALMA, di cui l’ESO è un partner, e sono stati in grado di visualizzare l’anello interno e confermare il suo disallineamento. SPHERE ha anche permesso di vedere, per la prima vol- ta, l’ombra che questo anello pro- ietta sul resto del disco, fatto che ha aiutato a capire la forma tridimen- sionale dell’anello e del disco in ge- nerale. Il gruppo internazionale, che com- prende ricercatori provenienti da Regno Unito, Belgio, Cile, Francia e Stati Uniti d’America, ha quindi com- binato le proprie esaustive osserva- zioni con simulazioni al computer per meglio comprendere che cosa fosse accaduto al sistema. Per la pri- ma volta, sono stati in grado di col- legare chiaramente i disallineamenti osservati al teorico “effetto di lacera- zione del disco”, il che suggerisce che l’attrazione gravi- tazionale conflit- tuale delle stelle in piani diversi può deformare e rom- pere i dischi. Le simulazioni han- no mostrato che il disallineamento nelle orbite delle tre stelle potrebbe causare la rottura del disco circostan- te in anelli distinti, che è esattamente ciò che si vede nel- le osservazioni. La forma osservata dell’anello interno corrisponde an- che alle previsioni di simulazioni nu- meriche sul modo in cui il disco si potrebbe strappare. È interessante notare che un altro gruppo che ha studiato lo stesso sistema utilizzan- do ALMA ritiene che sia necessario un altro ingrediente per compren- dere il sistema. “Pensiamo che la presenza di un pianeta tra questi anelli sia necessaria per spiegare perché il disco si è lacerato” , afferma Jiaqing Bi dell’Univer- sità di Victoria, in Ca- nada, che ha condotto uno studio di GW Orio- nis pubblicato da The Astrophysical Journal Letters nel maggio di quest’anno. Il suo grup- po ha identificato tre anelli di polvere nelle osservazioni di ALMA; l’anello più esterno è il più grande mai osser- vato nei dischi di forma- zione planetaria. Future osservazioni con l’ELT dell’ESO e altri telescopi potrebbero aiutare gli astronomi a svelare completamente la na- tura di GW Orionis e ri- velare giovani pianeti in formazione intorno alle sue tre stelle. ASTROFILO l’ Q uesta immagine di ALMA mostra la struttura ad anelli del disco, con l’anello più interno (parte del quale visibile come un piccolo segmento proprio al centro del- l’immagine) separato dal resto del disco. Le osservazioni con SPHERE hanno per- messo agli astronomi di vedere, per la prima volta, l’ombra che questo anello in- terno proietta sul resto del disco. In questo modo è stato possibile ricostruirne la forma distorta. [ESO/Exeter/ Kraus et al., ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)] Q uesta animazione a “volo d’uccello” permette allo spettatore di vedere le tre stelle al centro di GW Orio- nis, il disco distorto e l’anello inclinato che ne è stato strappato. L’animazione si basa sul modello al calcolatore della regione interna di GW Orionis, fornito dai ricercatori, che ha permesso di ricostruire le orbite tridimensionali delle stelle e la forma 3D del disco a partire dai dati osser- vativi. [ESO/Exeter/ Kraus et al., ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)] !

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