l'Astrofilo novembre-dicembre 2020

17 ro stelle su orbite molto inclinate e ampie. Per arrivare a queste conclusioni, il gruppo ha osservato GW Orionis per oltre 11 anni. A partire dal 2008, sono stati utilizzati prima lo stru- mento AMBER e poi GRAVITY, en- trambi installati sul VLTI (l’inter- ferometro del VLT) dell’ESO, in Cile, che combina la luce di diversi tele- scopi VLT, per studiare la danza gra- vitazionale delle tre stelle nel si- stema e mappare le loro orbite. “Abbiamo scoperto che le tre stelle CRONACHE SPAZIALI apparsi sulla rivista Science . L’anello disallineato si trova nella parte in- terna del disco, vicino alle tre stelle. La nuova ricerca rivela anche che questo anello interno contiene pol- vere in quantità pari a 30 masse terrestri, che potrebbe essere suffi- ciente per formare nuovi pianeti. “Tutti i pianeti che si formeranno al- l’interno dell’anello disallineato per- correranno orbite molto oblique intorno alla stella e prevediamo di scoprire molti pianeti su orbite obli- que e ampia separazione nelle fu- ture campagne di ricerche di piane- ti per immagini, per esempio con l’ELT” , dice il membro del gruppo Alexander Kreplin dell’Università di Exeter, riferendosi all’Extremely Large Telescope dell’ESO, che do- vrebbe entrare in funzione prima della fine di questo decennio. Poiché più della metà delle stelle in cielo nascono con una o più compa- gne, ciò solleva una prospettiva en- tusiasmante: potrebbe esserci una popolazione sconosciuta di esopia- neti che orbitano intorno alle lo- A LMA, di cui l’ESO è partner, e lo strumento SPHERE sul VLT (Very Large Telescope) dell’ESO hanno ripreso GW Orionis, un sistema stellare triplo con una particolare zona interna. Le nuove osservazioni hanno rivelato che questo oggetto ha un disco di formazione planetaria deformato, con un anello disallineato. In particolare, l’imma- gine di SPHERE (pannello di destra) ha permesso agli astronomi di vedere, per la prima volta, l’ombra che questo anello proietta sul resto del disco. Ciò li ha aiutati a capire la forma tridimensionale dell’anello e del disco in gene- rale. Il pannello di sinistra mostra una rappresentazione artistica della regione interna del disco, compreso l’anello, basata sulla forma tridimensionale ricostruita dal team di ricercatori. [ESO/L. Calçada, Exeter/Kraus et al.]

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=