l'Astrofilo novembre-dicembre 2019

18 CRONACHE SPAZIALI by ESO / Anna Wolter Premio Nobel 2019 per la Fisica per il primo esopianeta di una stella simile al Sole M ichel Mayor e Didier Queloz hanno ricevuto il Premio Nobel per la Fisica 2019 per la scoperta del primo esopianeta in orbita intorno a una stella simile al Sole. Mayor, professore emerito al- l’Università di Ginevra, in Svizzera, e Queloz, professore di fisica al Caven- dish Laboratory, Cambridge, Regno Unito, condividono il premio “per contributi alla nostra comprensione dell’evoluzione dell’universo e della posizione della Terra nel cosmo” con James Peebles, professore emerito di scienza alla cattedra Albert Ein- stein all’Università di Princeton, ne- gli Stati Uniti. “L’ESO accoglie con orgoglio la no- tizia del Premio Nobel per la fisica assegnato a Michel Mayor e Didier Queloz per aver aperto la strada a un nuovo campo di ricerca astrono- mica con la scoperta di 51 Pegasi b e successivamente di molti altri eso- pianeti” , afferma il Direttore Gene- rale dell’ESO Xavier Barcons. “La collaborazione che ESO coltiva con gli istituti di ricerca negli Stati mem- bri per lo sviluppo degli strumenti più all’avanguardia è stata la chiave per consentire molte di queste sco- perte. In particolare HARPS sul tele- scopio dell’ESO da 3,6 metri nel- l’Osservatorio di La Silla e più recen- temente ESPRESSO sul VLT (Very Large Telescope) al Paranal stanno guidando il mondo nelle ricerche di pianeti intorno alle stelle al di fuori del sistema solare, utilizzando il me- todo della velocità radiale. L’ESO ce- lebra il fatto che due membri ecce- zionali della sua comunità scienti- fica, con un forte impegno nei con- fronti dell’ESO e un uso molto effi- cace delle nostre strutture, abbiano ottenuto questo meritato riconosci- mento.” La scoperta di 51 Pegasi b, il primo esopianeta mai trovato attorno a una stella simile al Sole, fu annun- ciata il 6 ottobre 1995 da Mayor e da Queloz, che la rilevarono usando lo spettrografo ELODIE, all’Observa- toire de Haute-Provence in Francia. La scoperta ha rivoluzionato l’astro- nomia, avviando un campo comple- tamente nuovo e nuovi strumenti incentrati sulla ricerca e la caratteriz- zazione di esopianeti. Il successo di ELODIE ha portato alla costruzione di CORALIE, una versione migliorata di ELODIE montata sul telescopio svizzero Euler di 1,2 metri all’Osser- vatorio di La Silla dell’ESO, in Cile. Le conoscenze acquisite dalla costru- zione e dal funzionamento di questi due strumenti sono confluite nello sviluppo di HARPS, (High Accuracy Radial velocity Planet Searcher) un ASTROFILO l’ G li astronomi svizzeri di fama mondiale Didier Queloz e Michel Mayor, del- l’Osservatorio di Ginevra, sono visti qui nei pressi del telesco- pio dell’ESO di 3,6 metri all’Os- servatorio di La Silla, in Cile. Il telescopio ospita HARPS, un cacciatore di esopianeti leader a livello mondiale. Hanno rice- vuto il premio Frontiers of Knowledge in Basic Sciences della Fondazione BBVA nel 2011 per il loro lavoro pionie- ristico sugli esopianeti. [ESO, L. Weinstein/Ciel et Espace Photos]

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