l'Astrofilo novembre-dicembre 2019

NOVEMBRE-DICEMBRE 2019 state verificate alcune possibili ubi- cazioni in Spagna, Cile, Marocco e Argentina e, infine, nell’aprile 2010, è stato selezionato il Cerro Armazo- nes in Cile. Era il sito ideale grazie a una miscela di diversi fattori geogra- fici che lo pongono in prima posi- zione, come l’elevazione, il clima e il cielo molto scuro del deserto di Ata- cama. Il deserto cileno ha anche po- chissime precipitazioni (in media 100 mm all’anno), una velocità media del vento di 25 km/ora e pochissimo vapore acqueo nell’aria, rendendolo il luogo perfetto per un’astronomia di successo. Il VLT (Very Large Tele- scope) dell’ESO è a soli 23 km di di- stanza, il che significa che molte delle infrastrutture necessarie per costruire e mantenere l’ELT sono già disponibili. Molte domande sull’universo sono ancora aperte e l’ELT è ben attrez- zato per risolvere quei misteri. Uno dei maggiori obiettivi dell’ELT è tro- vare e caratterizzare le atmosfere degli exopianeti rocciosi nelle zone abitabili. L’ELT studierà anche la for- mazione stellare, l’arricchimento di metalli, la fisica delle galassie ad alto redshift, la cosmologia e la fisica fon- damentale. U n dettaglio dei lavori in corso nel cantiere dell’ELT. [ESO] storsioni dovute all’atmosfera terre- stre, rendendo le immagini più ni- tide di quelle prese dallo spazio. L’edificio stesso avrà una classica forma a cupola e sarà la prima difesa del telescopio contro gli elementi. L’altezza della cupola arriverà a quasi 74 metri dal suolo e si esten- derà per 86 metri di diametro. Dal momento che l’ELT sarà il più grande telescopio mai costruito fi- nora, non era facile rispondere alla domanda su dove costruirlo. Sono ASTROFILO l’ !

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