l'Astrofilo novembre-dicembre 2018

40 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018 ASTROBIOLOGIA differenti, e quelle lune potrebbero avere di- mensioni ben superiori a quelle dei pianeti di tipo terrestre, ed essere in or- bita attorno a giganti gassosi anche più grandi di Giove. Da alcuni anni, questa possibilità sta incurio- sendo gli astronomi, che hanno avviato specifici programmi volti a sco- prire le cosiddette “eso- lune” (qui le chiamiamo semplicemente lune, e gli “esopianeti” pianeti). HEK (Hunt for Exomo- ons with Kepler) è uno di quei programmi che setaccia i dati prodotti dal telescopi spaziale Kepler durante il mo- nitoraggio di oltre 150mila stelle non molto ASTROFILO l’ I due autori dello studio che ha evidenziato le tracce di una pro- babile esoluna in orbita attorno a Kepler-1625b, Alex Teachey (sopra), e David Kipping. [Colum- bia University] diverse dal Sole. Nei primi quattro anni di missione, Kepler ha accumulato una gran quantità di misurazioni fotometri- che di transiti planetari. Elaborando quel materiale è possibile eviden- ziare anomalie nelle curve di luce dei transiti, che potrebbero essere ri- conducibili alla presenza di lune. È ciò che hanno fatto due ricercatori della Columbia University, l’astro- nomo David Kipping (fondatore di HEK) e il dottorando Alex Teachey, analizzando i dati di 284 pianeti sco- perti da Kepler grazie ai transiti sui dischi delle loro stelle. Il campione da analizzare è stato ov- viamente scelto sulla base di alcuni requisiti necessari per escludere a priori tutti quei pianeti che per vari motivi non dovrebbero ospitare lune. Ad esempio, i due ricercatori hanno preferito considerare solo pianeti su orbite con periodo mag- giore di 30 giorni, dal momento che precedenti ricerche avevano stabi- lito che è molto improbabile l’esi- stenza di lune di grandi dimensioni in sistemi pianeta/luna distanti dalla stella fra 0,1 e 1 UA. In quell’inter- vallo di distanze, infatti, le giovani lune hanno maggiori probabilità di

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