l'Astrofilo novembre-dicembre 2017

54 NOVEMBRE-DICEMBRE 2017 CRONACHE SPAZIALI Q uando WASP-19b passa di fronte alla sua stella madre, parte della luce di quest’ultima passa attraverso l’atmosfera del pianeta e lascia tenui im- pronte del suo passaggio nella luce che alla fine raggiunge la Terra. Usando lo strumento FORS2 installato sul VLT (Very Large Telescope) dell’ESO, l’equipe è stata in grado di analizzare in dettaglio questa luce e dedurre che l’atmosfera contiene piccole quantità di ossido di titanio, acqua e tracce di sodio, oltre a una caligine globale che diffonde la luce. [ESO/M. Kornmesser] verso l’atmosfera, portando all’ef- fetto di inversione termica (la tempe- ratura è più alta negli strati superiori dell’atmosfera e più bassa negli stra- ti inferiori), l’opposto di quel che ac- cade normalmente. L’ozono svolge un simile ruolo nell’atmosfera terre- stre, causando l’inversione termica nella stratosfera. “La presenza del- l’ossido di titanio nell’atmosfera di WASP-19b può avere effetti impor- tanti sulla struttura della tempera- tura e sulla circolazione atmosferica,” spiega Ryan MacDonald, altro mem- bro del gruppo e astronomo alla Cambridge University, Regno Unito. “Essere in grado di esaminare gli eso- pianeti a questo livello di dettaglio è promettente e molto emozionante.” aggiunge Nikku Madhusudhan, della Cambridge University, che ha super- visionato l’interpretazione teorica delle osservazioni. Gli astronomi hanno raccolto le os- servazioni di WASP-19b per un pe- riodo di più di un anno. Misurando le variazioni relative del raggio del pianeta a diverse lunghezze d’onda della luce che attraversa l’atmosfera del pianeta e confrontando le osser- vazioni con modelli di atmosfera hanno potuto derivare diverse pro- prietà, come il contenuto chimico, dell’atmosfera dell’esopianeta. Que- sta nuova informazione sulla pre- senza di ossidi metallici come l’ossido di tianio e altre sostante permetterà modelli molto più precisi di atmo- sfere esoplanetarie. Guardando al fu- turo, quando gli astronomi saranno in grado di osservare le atmosfere di possibli pianeti abitabili, i modelli più raffinati permetteranno di capire meglio come interpretare le osserva- zioni. “Questa importante scoperta è il risultato di una ristrutturazio- ne dello strumento FORS2, pensato proprio per questo scopo,” conclude Henri Boffin, dell’ESO e membro del gruppo, che ha guidato il progetto di ristrutturazione. “Da allora, FORS2 è diventato lo strumento più adatto per questo tipo di studi da terra.” ! ASTROFILO l’

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