l'Astrofilo novembre-dicembre 2017

42 NOVEMBRE-DICEMBRE 2017 ASTRONAUTICA bita terrestre? Per capirlo torniamo indietro di quasi tre anni, più precisamente al marzo 2015, quando l’agenzia spaziale russa Rosco- smos annuncia che collaborerà con la NASA alla costruzione di una nuova stazione spa- ziale circumterrestre, destinata a sostituire l’International Space Station, che sarà finan- ziata non oltre il 2024, salvo ripensamenti. Da quella promettente dichiarazione ad oggi molto è cambiato: alcune situazioni geopolitiche hanno raffreddato le relazioni USA-Russia, ed è stato eletto un nuovo pre- sidente statunitense, che il 20 gennaio scor- so, appena entrato in carica, ha nominato un nuovo amministratore della NASA. Per quanto possa sembrare strano, le priorità della NASA, anziché essere legate all’invaria- bile, imprescindibile e inopinabile impor- tanza di conquistare determinate mete spa- ziali, mutano invece con i presidenti e con gli amministratori che i primi nominano. Ai tempi di Bush figlio, ad esempio, la priorità ASTROFILO l’ I n questa pagi- na e in quella seguente, raffigu- razioni della sta- zione spaziale Deep Space Gate- way e del Deep Space Transport Vehicle, in attività nei pressi della Luna. [Boeing, NASA] Q uante volte abbiamo sentito dire, anche da fonti autorevoli, che le mis- sioni umane verso Marte erano e sono imminenti? Troppe, senza dubbio, e ogni volta le speranze sono risultate vane. Fino a poco tempo fa, il 2020 (se non addi- rittura il 2018) era visto come l’anno della conquista del pianeta rosso, ma è ormai ac- clarato che ciò non accadrà, e così la data dello sbarco su Marte sarà ulteriormente ri- tardata. Anzi, per quanto riguarda la NASA, quella data è già stata posticipata fra il 2030 e il 2040, come conseguenza della nuova strategia adottata dall’ente spaziale statuni- tense: costruire prima una stazione spazia- le nei pressi della Luna, per poi andare su Marte. È difficile non rimanere perplessi da- vanti a una simile idea, dal momento che da diversi anni esiste tutto ciò che serve per av- viare dall’orbita terrestre una missione verso il pianeta rosso. Perché andare a rifare vicino alla Luna tutte le esperienze già fatte in or-

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