l'Astrofilo novembre-dicembre 2017
17 NOVEMBRE-DICEMBRE 2017 CRONACHE SPAZIALI vincente per spiegare i lampi di luce gamma cor- ti. Un evento esplosivo cir- ca 1000 volte più brillante di una tipica nova, noto perciò come kilonova, è previsto dopo uno di que- sti lampi gamma. La detezione quasi simul- tanea di onde gravitazio- nali e raggi gamma da GW170817 aveva fatto ben sperarare che questo oggetto fosse dunque una delle tanto cercate kilonove, e le osservazio- ni con i telescopi dell’ESO hanno mostrato proprie- tà molto vicine alle previ- sioni teoriche. Le chilono- ve sono state proposte più di 30 anni fa, ma questa è la prima osservazione con- fermata. Dopo la fusione delle due stelle di neutroni, un’e- splosione di elementi chi- mici pesanti in rapida e- spansione ha lasciato la kilonova, muovendosi a una velocità pari a un quinto della velocità della luce. Il colore della kilo- nova è passato da molto blu a molto rosso nel corso dei giorni successivi, un cambiamento più rapido di quan- to mai osservato in un’esplosione stellare. “Quando lo spettro è com- parso sui nostri schermi mi sono reso conto che questo è l’oggetto tran- siente più strano che io abbia mai visto” , ha detto Stephen Smartt, che guidava le osservazioni con l’NTT di ESO nell’ambito del programma os- servativo ePESSTO (extended Public ESO Spectroscopic Survey of Tran- sient Objects, ovvero l’estensione del- la survey pubblica dell’ESO per l’os- servazione spettroscopica di ogget- ti transienti). “Non avevo mai visto nulla di simile! I nostri dati, insieme a quelli di altri gruppi, hanno dimo- Q uesta immagine, ottenuta con lo strumento VIMOS montato sul VLT (Very Large Telescope) dell’ESO, all’Osservatorio del Paranal in Cile, mostra la galassia NGC 4993, a circa 130 milioni di anni luce dalla Terra. La galassia non ha in sé stranezze particolari, ma contiene qualcosa di mai visto prima, il risultato dell’esplosione di una coppia di stelle di neutroni che si sono fuse, un raro evento noto come kilonova (indicata dalla freccia). La fusione ha prodotto anche onde gra- vitazionali e raggi gamma, rivelati rispettivamente da LIGO-Virgo e da Fermi/INTEGRAL. [ESO] solo prevista dalla teoria. “I dati ot- tenuti finora collimano perfettamen- te con le previsioni teoriche. È un vero trionfo per i teorici, una con- ferma che gli eventi LIGO-Virgo sono assolutamente reali e un successo per l’ESO che è riuscito a raccogliere un tale messe di dati sulla kilonova” , ag- giunge Stefano Covino, primo autore di uno degli articoli su Nature Astro- nomy . “La grande forza dell’ESO è di avere un’ampia gamma di telescopi e strumenti per affrontare rapida- mente progetti astronomici com- plessi e di ampio respiro. Siamo en- trati in una nuova era, quella del- l’astronomia multi-vettore!” conclu- de Andrew Levan, primo autore di uno degli altri articoli. strato a tutti che questa non era una supernova o una stella variabile di primo piano, ma qualcosa di vera- mente notevole.” Gli spettri ottenu- ti da ePESSTO e dallo strumento X-shooter montato sul VLT suggeri- scono la presenza di cesio e tellurio, espulsi dalle stelle di neutroni in fu- sione. Questi e altri elementi pesanti, prodotti proprio durante la fusione di stelle di neutroni, sarebbero lan- ciati nello spazio dalla kilonova che segue. Le osservazioni confermano la formazione di elementi più pesanti del ferro per mezzo di reazioni nu- cleari all’interno di oggetti stellari di alta densità, noti come “processi-r” di nucleosintesi, o di nucleosintesi con cattura rapida di neutroni, finora ASTROFILO l’ !
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