l'Astrofilo novembre-dicembre 2017
NOVEMBRE-DICEMBRE 2017 Q uesta immagine composita mostra la galassia NGC 4993 osservata da nu- merosi telescopi e strumenti dell’ESO, che rivelano una debole sorgente di luce vicina al centro della galassia. È una kilonova, l’esplosione che risulta dalla fusione di due stelle di neutroni. La fusione ha prodotto sia onde gravi- tazionali, rivelate da LIGO-Virgo, sia raggi gamma, rivelati dai satelliti Fermi e INTEGRAL. [VLT/VIMOS, VLT/MUSE, MPG/ESO 2.2-metre telescope/GROND, VISTA/VIRCAM, VST/OmegaCAM] deva sempre più a ovest sul globo, i telescopi delle Hawaii Pan-STARSS e Subaru si rivolgevano verso la sor- gente per vederla evolvere rapida- mente. “Ci sono rare occasioni in cui uno scienziato ha la possibilità di as- sistere all’inizio di una nuova era” , ha commentato Elena Pian, astronoma all’INAF, Italia, e prima autrice di uno degli articoli pubblicati da Nature . “E questo è uno di quei momenti!” L’ESO ha lanciato una delle più grandi campagne osservative per “target of opportunity” (cioè per oggetti varia- bili o comunque non noti in prece- denza) e molti telescopi dell’ESO, o a cui ESO partecipa, hanno osservato l’oggetto nelle settimane dopo la scoperta. Il VLT (Very Large Tele- scope) dell’ESO, l’NTT (New Techno- logy Telescope), il VST, il telescopio da 2,2 metri dell’MPG/ESO e ALMA (Atacama Large Millimeter/ submilli- meter Array) hanno tutti osservato l’evento e la sua evoluzione succes- siva in un grande intervallo di lun- ghezze d’onda. Circa 70 osservatori in tutto il mondo, tra cui il telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA, sono stati puntati sulla sorgente. Le stime di distanza prodotte sia dai dati delle onde gravitazionali che da altre osservazioni sono concordi nel posizionare GW170817 alla stessa di- stanza di NGC 4993, a circa 130 mi- lioni di anni luce dalla Terra. Ciò rende la sorgente sia l’evento di onde gravitazionali più vicino mai visto fi- nora, sia uno dei più vicini lampi di luce gamma mai osservato. Le increspature dello spazio-tempo note come onde gravitazionali ven- gono create da masse in movimento, ma solo le più intense, prodotte da rapidi cambiamenti della velocità di oggetti molto massicci, sono oggi os- servabili. Uno di questi eventi è la fu- sione di stelle di neutroni, il residuo estremamente denso del nucleo col- lassato di una stella di alta massa: ciò che rimane dopo un’esplosione di supernova. Queste fusioni erano ri- tenute anche la spiegazione più con- ASTROFILO l’
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