l'Astrofilo novembre-dicembre 2016
CRONACHE SPAZIALI sari, dell’INAF e dell’Università di Grö- ningen, co-autore dello studio. Le sue inusuali proprietà rendono Terzan 5 il candidato ideale al ruolo di fossile vivente dei primi giorni della Via Lat- tea. Le teorie attuali sulla formazione galattica assumono che ampie masse nella Galassia” , spiega Francesco Fer- raro, dell’Università di Bologna, pri- mo autore dello studio. “Simili fossili galattici permettono agli astronomi di ricostruire un importante pezzo della storia della Via Lattea” . Mentre le proprietà di Terzan 5 sono insolite per un ammasso globulare, sono invece molto simili a quelle del- la popolazione stellare che si trova nello sferoide galattico, la fitta re- gione centrale della Via Lattea. Que- ste similarità farebbero di Terzan 5 una reliquia fossile della formazione galattica, rappresentando uno dei primi mattoni della Via Lattea. Tale ipotesi è rafforzata dalla massa origi- nale di Terzan 5, necessaria a creare due popolazioni stellari: una massa simile alle enormi concentrazioni gas- sose che si ritiene abbiano formato lo sferoide durante l’assemblaggio della Galassia circa 12 miliardi di anni fa. In qualche modo, Terzan 5 è riuscito a sopravvivere alla distruzione per mi- liardi di anni ed è stato preservato come reliquia di un distante passato della Via Lattea. “Alcune caratteristiche di Terzan 5 as- somigliano a quelle rilevate nelle gi- gantesche masse che vediamo ad alto redshift nelle galassie a intensa for- mazione stellare, il che suggerisce che tali processi di assemblaggio av- vennero sia nel vicino sia nel lontano universo, all’epoca della formazione galattica” , continua Ferraro. Pertan- to, questa scoperta apre la strada a una migliore e più completa com- prensione della costruzione delle ga- lassie. “Terzan 5 potrebbe rappresen- tare una intrigante connessione fra l’universo locale e quello distante, un testimone sopravvissuto al processo di assemblaggio dello sferoide galat- tico” , conclude Ferraro, mentre com- menta l’importanza della scoperta. La ricerca offre agli astronomi un pos- sibile percorso per svelare i misteri della formazione delle galassie e una veduta impareggiabile nella com- plessa storia della Via Lattea. n di gas e stelle interagirono per for- mare lo sferoide della Via Lattea, fon- dendosi e dissolvendosi nel processo. “Noi pensiamo che alcuni residui di quelle masse gassose potrebbero es- sere rimasti relativamente impertur- bati ed esistere ancora incorporati ASTROFILO l’ S crutando attraverso le spesse nubi di polveri dello sferoide galattico, un team internazionale di astronomi ha rivelato l'insolito mix di stelle del- l'ammasso stellare Terzan 5. I nuovi risultati indicano che Terzan 5 è infatti uno dei mattoni primordiali dello sferoide, molto probabilmente una reliquia dei primissimi giorni della Via Lattea. [NASA/ESA/Hubble/F. Ferraro]
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