l'Astrofilo novembre-dicembre 2016

CRONACHE SPAZIALI ASTROFILO l’ n Q uesti ritagli messi a confronto mostra- no come diverse parti del complesso di forma- zione stellare di Orione appaiono a differenti lunghezze d’onda. Nelle immagini infrarosse, ot- tenute dal telescopio VISTA (fila in basso) la polvere è molto più tra- sparente che nelle im- magini in luce visibile ottenute dal telescopio da 2,2 metri dell’MPG/ ESO (fila in alto). [ESO/Igor Chekalin] gione; sono identificabili dai colori che tendono più al giallo e al rosso. Queste neonate stelle variopinte si trovano nelle bande di polvere che circondano NGC 2071 e lungo le scie polverose che portano verso sini- stra nell’immagine. Alcune di queste stelle sono di tipo T Tauri: anche se appaiono relativa- mente brillanti, non sono ancora così cal- de da dare inizio alla fusione nucleare al loro interno. Tra qualche decina di milioni di anni ar- riveranno a essere stelle “cresciute” e affiancheranno le compagne nell’illu- minare la regione di Messier 78. Q uesta sequenza di ingrandi- mento si apre su una panoramica della Via Lattea, punta sulla costella- zione di Orione e va a chiudersi, nei dintorni della regione della cintura di Orione, su una zona affascinante di polvere e nebulose a riflessione. La scena finale rivela un’immagine det- tagliata e variopinta di Messier 78, ottenuta recentemente dal telescopio infrarosso per survey VISTA, all’Os- servatorio del Paranal dell’ESO, in Cile. [ESO/S. Brunier/Chris Johnson] stelle supergiganti blu: HD 38563A e HD 38563B. A destra nell’immagine si vede invece la stella supergigante che illumina NGC 2071: HD 290861. Oltre alle stelle grandi, calde e blu, VISTA vede anche moltre altre stelle all’inizio della loro formazione nella polvere cosmica sparsa in questa re- poi da queste sacche si formeranno nuove stelle, poichè la gravità le fa contrarre e riscal- dare. Tra la luce visibile e quella submillimetrica si trova la parte di spet- tro del vicino infraros- so, in cui opera il tele- scopio VISTA (Visible and Infrared Survey Te- lescope for Astronomy) che fornisce agli astro- nomi informazioni fondamentali. Al di là delle riflessioni sulla polvere e spiando attraverso le parti più sottili del materiale assorbente, le sorgenti stellari, molto luminose, che si tro- vano all’interno di Messier 78 diven- gono visibili agli occhi di VISTA. Al centro dell’immagine brillano due

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