l'Astrofilo novembre-dicembre 2016
32 CRONACHE SPAZIALI ASTROFILO l’ Q uesto mosaico mostra la Nebulosa Carena (a sinistra), che ospita il sistema stellare Eta Carinae, osservato con lo stru- mento WFI (Wide Field Imager) montato sul telescopio da 2,2 metri dell’MPG/ESO all’Osservatorio dell’ESO di La Silla. Il riqua- dro al centro mostra i dintorni della stella: la Nebulosa Omun- colo, creata dal materiale espulso dal sistema Eta Carinae, osservata dallo strumento NACO, che opera nel vicino infrarosso con ottica adattiva, montato sul VLT (Very Large Telescope) dell’ESO. L’immagine a destra è il cuore del sistema, osservato con l’Interferometro del VLT (VLTI). Quest’ultima è l’immagine a più alta risoluzione di Eta Carine mai ottenuta. [ESO/G. Weigelt] Così si è prodotta l’immagine più nitida mai realiz- zata di questo sistema, che ha dato risultati inattesi sulla sua struttura interna. La nuova immagine VLTI mostra chiaramente la struttura a forma di ventaglio tra le due stelle di Eta Carinae, dove i venti turbolenti della stella più piccola e più calda si schiantano sul vento denso della stella più grande. “I nostri sogni si sono realizzati poichè ora possiamo ottenere immagini nitidissime nell’Infrarosso. Il VLTI ci offre un’opportunità unica di migliorare la nostra comprensione della fisica di Eta Carinae e di molti altri oggetti notevoli” , commenta Gerd Weigelt.
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