l'Astrofilo novembre-dicembre 2016
30 NOVEMBRE-DICEMBRE 2016 CRONACHE SPAZIALI ASTROFILO l’ stata causata dalla più grande del- le due stelle che ha espulso enormi quantità di gas e polvere in un brevis- simo lasso di tempo, cosa che ha por- tato alla formazione dei due carat- teristici lobi, noti come Nebulosa Omuncolo, che vediamo attualmente nel sistema. L’effetto combinato dei venti delle due stelle quando si scon- trano a velocità estreme è di pro- durre temperature di milioni di gradi e di conseguenza un’intensa emis- sione di raggi X. L’area centrale, dove i venti si scon- trano, è così piccola, relativamente parlando − mille volte più piccola del- la Nebulosa Omuncolo − che i tele- scopi, sia spaziali che da terra, finora non sono riusciti a ottenerne una immagine dettagliata. Gli astronomi hanno usato ora le notevoli capacità di risoluzione dello strumento AM- BER, montato sul VLTI, per scrutare per la prima volta in quel regno vio- lento. Un’ingegnosa combinazione − un interferometro − di tre dei quattro telescopi ausiliari (AT) del VLT ha por- tato a unmiglioramento di almeno un fattore dieci nella risoluzione, rispetto a un singolo telescopio UT del VLT. L’ immagine di Eta Carinae alla massima risoluzione by ESO / Anna Wolter G erdWeigelt, del Max Planck In- stitute for Radio Astronomy (MPIfR) di Bonn, è a capo di un gruppo di astronomi che ha usato il VLTI (Very Large Telescope Interfero- meter) all’Osservatorio dell’ESO al Paranal per scattare una fotografia unica del sistema stellare di Eta Cari- nae, nella Nebulosa della Carena. Questo enorme sistema binario è for- mato da due stelle massicce in orbita l’una intorno all’altra ed è molto at- tivo: produce venti stellari che si muo- vono a velocità fino a dieci milioni di chilometri all’ora (le due stelle sono così massicce e brillanti che la radia- zione prodotta ne strappa la superfi- cie e la lancia nello spazio. L’espul- sione di materiale stellare viene chia- mata “vento” stellare e può arrivare a velocità di milioni di chilometri al- l’ora). La zona tra le due stelle, dove i venti dell’una e dell’altra si scontrano, è molto turbolenta, ma fino a oggi non poteva essere studiata. La coppia di Eta Carinae è così po- tente da produrre fenomeni dramma- tici. Una “grande eruzione” del siste- ma fu osservata dagli astronomi in- torno al 1830. Oggi sappiamo che è Q uesta immagine a colori è stata prodotta a partire dai dati del- la DSS2 (Digitized Sky Survey 2). La dimensione del campo di vista è di circa 4,7 x 4,9 gradi. [ESO/Digi- tized Sky Survey 2]
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