l'Astrofilo novembre-dicembre 2016

mondo la luce 19 NOVEMBRE-DICEMBRE 2016 CRONACHE SPAZIALI La maggioranza degli esopianeti indi- viduati finora orbita stelle singole. Ad oggi sono stati scoperti solo pochi pianeti circumbinari, ovvero pianeti che orbitano due stelle. La maggior parte di questi pianeti circumbinari è stata individuata dalla missione Ke- pler della NASA, che sfrutta il metodo dei transiti per rivelarli. Durante un transito, un esopianeta si muove fra la sua stella madre e l’osservatore. Il risultato è che una piccola frazione della luce stellare è bloccata e la stella si indebolisce leggermente. Il pianeta appena scoperto, tuttavia, è molto insolito. “L’esopianeta è stato osservato come evento di microlen- sing nel 2007. Un’analisi dettagliata ha rivelato un terzo corpo lensificante in aggiunta alla stella e al pianeta, che erano piuttosto evidenti dai dati” , dice David Bennett, del Goddard Space Flight Center della NASA, primo autore dello studio. L’evento, OGLE-2007-BLG-349, è stato registrato durante l’Optical Gravita- tional Lensing Experiment (OGLE), un progetto astronomico polacco che fu istituito nel 1992, col primario obiet- tivo di investigare la materia oscura attraverso il microlensing gravitazio- nale. OGLE cerca e osserva gli effetti prodotti da piccole distorsioni dello spazio-tempo, causate da stelle ed esopianeti, che furono predette da Einstein nella sua teoria della relati- vità generale. Tali piccole distorsioni sono conosciute come microlensing. Tuttavia, le osservazioni di OGLE da sole non possono particolareggiare l’evento OGLE-2007-BLG-349, special- mente la natura del terzo, scono- sciuto corpo lensificante. Una serie di modelli potrebbero aver spiegato la curva di luce osservata. I dati aggiun- tivi di Hubble erano però essenziali per mettere gli scienziati nella condi- zione di fissare un pianeta circumbi- nario come l’unica possibile spie- gazione sia per la curva di luce di OGLE che per le osservazioni di Hub- ble. “OGLE ha rivelato oltre 17000 eventi di microlensing, ma questa è la prima volta che un simile evento è stato provocato da un sistema plane- tario circumbinario” , spiega Andrzej Udalski, dell’Università di Varsavia, co-autore dello studio. Tale scoperta pionieristica suggerisce alcune impor- tanti opportunità. Mentre per Kepler è più probabile rilevare pianeti con or- bite piccole (e infatti tutti i pianeti cir- cumbinari che ha scoperto sono mol- to vicini al limite inferiore di un’orbita stabile), il microlensing consente di trovare pianeti a grandi distanze dal- le stelle ospiti. “Questa scoperta sug- gerisce che dobbiamo ripensare la nostra strategia osservativa quando si tratta di eventi di lensing di sistemi binari” , spiega Yiannis Tsapras, del Astronomisches Recheninstitut di Heidelberg, co-autore dello studio. “È un’entusiasmante nuova scoperta per il microlensing.” Ora che il team ha dimostrato che il microlensing può rivelare con successo eventi causati da pianeti circumbinari, Hubble po- trebbe giocare un ruolo essenziale in questo nuovo regno della continua ricerca di esopianeti. ASTROFILO l’ Q uesta rappresentazione artistica mostra un pianeta gigante gassoso che or- bita due nane rosse nel sistema OGLE-2007-BLG-349, situato a 8000 anni luce di distanza. Il pianeta, la cui massa è simile a quella di Saturno, orbita le due stelle a una distanza di circa 480 milioni di km. Le due nane rosse distano fra loro appena 11 milioni di km. L'illustrazione è basata su osservazioni fatte con Hubble, che hanno aiutato gli astronomi a confermare l'esistenza di un pianeta orbitante le due stelle del sistema. Il sistema è troppo lontano affinché Hubble possa prendere un'immagine del pianeta e infatti la sua presenza è stata de- dotta dal microlensing gravitazionale. Questo fenomeno si manifesta quando la gravità di una stella in primo piano incurva e amplifica la luce di una stella di sfondo, che momentaneamente si allinea con essa. La particolare caratteristica della luce intensificata può rivelare informazioni sulla natura della stella in primo piano e di ogni pianeta associato. Le osservazioni di Hubble rappresentano la prima volta in cui un tale sistema a tre corpi è stato confermato utilizzando la tecnica del microlensing gravitazionale. [NASA, ESA, and G. Bacon (STScI)] n

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