l'Astrofilo novembre-dicembre 2016
CRONACHE SPAZIALI ASTROFILO l’ regolari, per esempio le cefeidi, mostrano un le- game semplice tra la ve- locità con cui cambiano la loro luminosità e la loro stessa luminosità intrinseca. Periodi più lunghi corrispondono a stelle più brillanti. La relazione periodo-lumi- nosità si può perciò u- sare per ricavare la di- stanza di una stella, mi- surando il periodo di va- riazione e la luminosità apparente.) Purtroppo, questi eccel- lenti indicatori di di- stanza sono frequente- mente tenuti nell’om- bra da stelle più giova- ni e brillanti e in alcune regioni sono comple- tamente oscurati dalla polvere. Non era stato perciò possibile identificare stelle di tipo RR Lyrae nelle zone centrali della Via Lattea, molto affollate, finché non è stata realizzata la sur- vey pubblica VVV usando la luce in- frarossa. Anche così, l’equipe al lavoro sui dati ha descritto il compito di iden- tificare la stelle RR Lyrae tra la folla di stelle più brillanti come “scorag- giante”; potremmo dire, come cer- care il classico ago nel pagliaio! Ma il duro lavoro ha avuto una grande ricompensa con l’identifica- Q uesta panoramica in luce visibile mostra la vasta quantità di stelle nella costellazione del Sa- gittario, in direzione del centro della Via Lattea. L’intera immagine è piena di un enorme numero di stelle - ma molte di più ri- mangono nascoste dietro a nubi di polvere e ven- gono rivelate solo da im- magini in luce infrarossa. L’immagine è stata pro- dotta a partire da fotogra- fie ottenute con luce blu e rossa che fanno parte della DSS2 (Digitized Sky Survey 2). Il campo di vista è di circa 3,5 gradi x 3,6 gradi. [ESO and Digiti- zed Sky Survey 2. Ackno- wledgment: Davide De Martin and S. Guisard ( www.eso.org/~sguisard) ] zione di una dozzina di stelle RR Lyrae. La scoperta indica che i resti di alcuni antichi ammassi globulari sono dispersi nel rigonfiamento cen- trale della Via Lattea. Rodrigo Contreras Ramos spiega: “La scoperta di stelle RR Lyrae nel cuore dalla Via Lattea ha conseguenze im- portanti sulla formazione dei nuclei galattici. Questo indizio favorisce lo scenario in cui il rigonfiamento cen- trale era composto in origine da al- cuni ammassi globulari che si sono fusi.” La teoria che i rigonfiamenti centrali si formino appunto per mez- zo della fusione di ammassi globula- ri è contestata da un’ipotesi concor- rente che prevede invece un rapido accrescimento di gas. La scoperta di queste stelle RR Lyrae − che quasi sempre si trovano negli ammassi glo- bulari − è una forte indicazione che il rigonfiamento della Via Lattea si sia veramente formato attraverso la loro fusione. È facile dunque esten- dere il risultato anche ai rigonfia- menti centrali di altre galassie simli. Queste stelle non rappresentano solo un forte indizio verso una specifica teoria di evoluzione galattica, ma hanno delle impor- tanti qualità intrinse- che: hanno probabil- mente più di 10 mi- liardi di anni e rappre- sentano perciò i fiochi ma ostinati superstiti dei più vecchi e mas- sicci ammassi stellari della Via Lattea. Q uesto video, basato su osservazioni ot- tenute nell’infrarosso dal telescopio in- frarosso per survey VISTA, mostra la zona centrale della Via Lattea. I cerchi indicano le molte stelle variabili all’interno del campo di vista. Sono identificabili poiché la loro lu- minosità aumenta e diminuisce a intervalli regolari. Al termine il video mostra (indi- cata con un cerchio rosso) con un ingrandi- mento una delle nuove RR Lyrae recente- mente scoperte, troppo deboli per essere chiaramente individuate nel campo di vista globale. [ESO/VVV Survey/D. Minniti] n
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