l'Astrofilo novembre-dicembre 2016
13 NOVEMBRE-DICEMBRE 2016 CRONACHE SPAZIALI Q uesta immagi- ne mostra uno dei più grandi og- getti singoli del- l'universo cono- sciuto, il Lyman- alfa blob LAB-1. L'intensa radiazio- ne ultravioletta Lyman-alfa prove- niente dall'oggetto appare verde per essere stata allun- gata dall'espansio- ne dell'universo durante il suo lun- go viaggio verso la Terra. [ESO/M. Hayes] possono estendersi per centinaia di migliaia di anni luce e vengono sco- perti a grandi distanze cosmiche. Il nome si rifà alla caratteristica lun- ghezza d’onda della luce ultravioletta che emettono, conosciuta come radia- zione Lyman-alfa. Sin dalla loro sco- perta, i processi che danno origine ai LABs sono stati un rompicapo astro- nomico. Nuove osservazioni di ALMA hanno ora chiarito il mistero. Uno dei più grandi LABs conosciuti, e uno di quelli studiati più a fondo, è SSA22-Lyman-alfa blob 1, o LAB-1. Incorporato nel nucleo di un enorme ammasso di galassie ai primi stadi di formazione, è stato il primissimo di tali oggetti ad essere scoperto (nel 2000) è si trova così lontano che la sua luce ha impiegato circa 11,5 mi- liardi di anni a raggiungerci. Sotto la guida di Jim Geach, un team di astronomi del Centre for Astrophy- sics Research dell’University of Hert- fordshire, UK, ha impiegato l’impa- reggiabile capacità di ALMA di osser- vare la luce proveniente da fredde nubi di polveri in galassie distanti, per scrutare profondamente in LAB-1. Ciò ha permesso loro di individuare con precisione e risolvere numerose sor- genti di emissione submillimetrica. (La risoluzione è la capacità di vedere gli oggetti separati. A bassa risoluzione, ASTROFILO l’
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