l'Astrofilo novembre-dicembre 2015

PLANETOLOGIA ASTROFILO l’ rante quelle fredde. Lunghe qualche centinaio di metri e larghe solo pochi metri, l’evoluzione delle strie appare dunque dipendere dalla temperatura del suolo. Col passare degli anni, il numero di quelle strutture individuate lungo pendii di varia natura (principalmen- te pareti di canyon, picchi e bordi di crateri da impatto), diviene sempre più elevato, tanto che i ricercatori ini- ziano a chiamarle col nome generico di Recurring Slope Lineae (RSL). Il loro aspetto e il loro comportamento è su- bito apparso ai ricercatori paragonabile a quello di un rivolo d'acqua che scendendo verso valle inumidisce (e quindi scurisce) i terreni che attraversa. L'idea che le RSL fos- sero modesti flussi d'acqua in movimento era suffragata anche da un altro dato di fatto: la loro distribuzione prediligeva le fasce equatoriali e le medie latitudini, e gli eventi ricorrevano un anno dopo l'altro sui pendii più esposti alla radiazione solare. In- somma, le RSL si sono sin dall'inizio dimo- L ’animazione a fianco mostra il picco centrale di Hale crater, uno dei 4 siti do- ve il team di Ojha e McEwen ha rile- vato la presenza di sali idrati. [NA- SA/JPL-Caltech/ Univ. of Arizona] In basso, sono schematizzati al- cuni possibili meccanismi di at- tivazione degli RSL. [Chuck Car- ter, Alfred McE- wen, Scientific American]

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