l'Astrofilo novembre-dicembre 2015
ASTROBIOLOGIA ASTROFILO l’ talità prevalentemente all'in- terno di romanzi, film e serie TV di fantascienza. In un articolo pubblicato su Science nell'e- state del 1960, Dyson afferma- va che megastrutture di quel tipo, riscaldandosi, avrebbero rilasciato una quantità di radia- zione infrarossa non imputabi- le alla stella, una proprietà che poteva essere da noi sfruttata nella ricerca di eventuali civiltà extraterrestri (a meno che quel- le civiltà non siano in grado di evitare qualunque forma di di- spersione del calore...). Ancora più evidenti dell'eccesso infrarosso potrebbero però es- sere le cadute di luminosità nella luce visibile delle stelle cir- condate dalle megastrutture, cadute la cui entità dipenderebbe dalla for- ma e dal movimento di queste ultime. Trala- sciando l'iperbolico caso di una sfera di Dyson chiusa, pensiamo piuttosto al caso di anelli o fasce multiple di pannelli solari lar- ghi come pianeti: se per determinate circo- stanze geometriche e dinamiche si interpo- nessero occasionalmente fra la stella e un os- servatore lontano, provocherebbero l'occul- tazione di una parte non trascurabile della superficie stellare e quindi una sensibile ca- duta di luminosità. A differenza del transito di un pianeta, che tipicamente provoca modestissime occulta- zioni, sempre della stessa grandezza, della medesima durata e a intervalli regolari, il transito di megastrutture produrrebbe even- ti più marcati e imprevedibili. Quando nel 2009 entrò in azione il telesco- pio spaziale Kepler della NASA, divenne reale la possibilità di registrare gli effetti di eventuali transiti di megastrutture sui dischi di stelle lontane. Kepler ha monitorato per 4 anni il comportamento fotometrico di oltre 156000 stelle, in una piccola regione di cielo compresa fra le costellazioni della Lira, del Cigno e del Drago. Come succede sempre più spesso nell'ambito di campagne di osser- vazione che producono enormi quantità di dati, nell'analisi preliminare di questi ultimi sono stati coinvolti anche numerosi astrofili volontari, i quali sono stati incaricati di spul- S opra, una sfera di Dyson quasi totalmente chiusa, formata da gi- ganteschi pan- nelli esagonali. [Jay Wong] Sotto, l’inspiega- bile curva di luce di KIC 8462852, con i due pro- fondi minimi re- gistrati da Kepler. [T. Boyajian et al.]
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