l'Astrofilo settembre-ottobre 2014

ASTROFILO l’ time. La luce delle galassie di sfondo con- serva le informazioni sulla loro distanza an- che dopo le storpiature arrecate dal lensing e pertanto le righe di riferimento appaiono sensibilmente più spostate verso il rosso (in- dice di maggiore distanza e quindi di mag- giore velocità di allontanamento). Lo stesso ragionamento vale per eventuali oggetti prospetticamente sovrapposti a un ammas- so di galassie, ma in realtà più vicini all'os- servatore: in quel caso le righe spettrali di riferimento sono meno spostate verso il ros- so di quelle dell'ammasso (indice di minore distanza e quindi di minore velocità di allon- tanamento). Che entrambe le galassie siano alla mede- sima distanza non c'è dubbio, perché sono abbastanza brillanti da produrre due diversi sistemi di linee spettrali anche se esaminate come un unico oggetto, mentre di fatto i due spettri si sovrappongono perfettamen- te creandone uno solo. Se esistono diffe- renze fra le loro velocità di allontanamen- to, esse sono inferiori ai limiti strumentali e non superano i 300 km/s, troppo poco per non considerare interagenti le due galassie, i cui aloni attualmente si sovrappongono per circa 65000 anni luce, un valore desti- nato a crescere visto che stanno muovendosi l’una verso l'altra. Dopo aver confermato che tutti i protago- nisti stanno alla medesima distanza, al team di Tremblay non restava che capire la natura della ventina di strutture brillanti (19, per la precisione). Dalla quantità di radiazione ul- travioletta emessa, dal loro colore e dalla loro conformazione piuttosto compatta non gonabile a quella media del- l'ammasso e in particolare a quella delle due galassie che sembra collegare. Come sempre in questi casi, è sufficiente individuare la posizione di determinate ri- ghe spettrali nella luce delle strutture esaminate per deri- vare la distanza di queste ul- N el video a fianco, una zoo- mata verso il centro di SDSS J1531+3414, partendo dal cele- bre asterismo della Corona Bo- reale. [NASA, ESA/Hubble, ESO]

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=