l'Astrofilo settembre-ottobre 2014

EVOLUZIONE STELLARE ASTROFILO l’ nucleosintesi già noti, vuoi an- cora per la non precisa caratte- rizzazione delle supergiganti rosse presenti nella nostra ga- lassia e nelle galassie più vicine. In anni recenti, tuttavia, mo- delli matematici più raffinati e nuove osservazioni hanno con- sentito di migliorare notevol- mente la conoscenza delle su- pergiganti rosse, permettendo ai ricercatori di partire da basi più solide e quindi di compiere studi più mirati. Il risultato più interessante in tal senso è stato prodotto da un lavoro recente- mente giunto a conclusione, che ha visto come protagonisti Emily Levesque, Philip Massey, Anna Ż ytkow (proprio lei) e Ni- dia Morrell. Il team, utilizzando strumenti dell'Apache Point Observatory (New Mexico) e del Las Campanas Observatory (Cile) ha analiz- zato gli spettri di una sessantina di supergi- ganti rosse appartenenti alla Via Lattea e alle Nubi di Magellano. Una di quelle stelle, denominata HV 2112 e sita nella Piccola K ip Thorne (il terzo da sinistra) fotografato all’École de Physique des Houches qualche anno prima della formulazione del modello dei T Ż O con- diviso con Anna Ż ytkow. molibdeno, zirconio, yttrio e anche del mol- to più leggero litio. Rivelatore ai fini del- l'identificazione di un T Ż O è inoltre il rap- porto fra le abbondanze di questi elementi chimici e quelle di alcuni elementi più “tra- dizionali”, come nichel, ferro, calcio e potassio. Nonostante queste basi teoriche promettenti, in passato ogni tenta- tivo di distinguere una classica supergigante rossa da un T Ż O è stato vano, vuoi perché non si riusciva a misurare l’abbondanza di più elementi contempora- neamente, vuoi per- ché eventuali sovrab- bondanze rilevate po- tevano essere spiegate ricorrendo a processi di S chema molto sintetico del funzionamento interno degli og- getti di Thorne- Ż ytkow. La cro- cetta indica la po- sizione della stella di neutroni, l’area chiara cen- trale è la regione dove vengono prodotti gli iso- topi che contrad- distinguono le atmosfere dei T Ż O. Al suo ester- no, i moti convet- tivi dell’inviluppo gassoso traspor- tano quegli isoto- pi verso la super- ficie, rifornendo al tempo stesso il nucleo di nuovo idrogeno da bru- ciare. [Digital Sky Survey / Centre de Données astronomiques de Strasbourg]

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