l'Astrofilo settembre-ottobre 2014

35 SETTEMBRE-OTTOBRE 2014 ASTROBIOLOGIA ASTROFILO l’ della temperatura e dello spettro della na- na bianca con quello del Sole, e le dimen- sioni all'incirca equivalenti della prima e del suo pianeta, implicano che se quest'ultimo possiede un'atmosfera i processi fotochi- mici al suo interno dovrebbero ricalcare quelli della nostra atmosfera, cosicché l'eventuale scoperta di CFC non do- vrebbe essere equivocabile. Non si può nascondere che la stra- tegia di cui sopra qualche punto debole lo ha, dalla grande quan- tità di inquinanti richiesta per un'adeguata rilevazione, alla necessità che il pianeta si pre- senti in transito sulla nana bianca, fino al limitato pe- riodo entro il quale una ci- viltà “trasmette su quel ca- nale”. Ma il punto più de- bole riguarda forse la for- mazione del presunto pia- neta abitabile, che non può che essere avvenuta dopo la contrazione del progenitore della nana bianca, seguita alla fase di gigante rossa. Qualun- que pianeta abitabile prima di quelle trasformazioni non può più esserlo stato dopo, e nessun pianeta poteva esistere in prece- denza a 1-2 milioni di km dal centro della stella, perché sarebbe stato rapidamente distrutto. Che le polveri e i gas residui della forma- zione di una nana bianca possano aggre- garsi in un nuovo pianeta (o in più pianeti) è ampiamente dimostrato, ma che quel pianeta possa somigliare alla Terra fino al punto da ospitare una civiltà industriale o post-industriale sembra alquanto invero- simile, viste le diversissime condizioni di partenza e la non sovrapponibilità dei due scenari. Un'obiezione su tutte: i sistemi in cui cercare i CFC devono inevitabilmente essere vecchi di qualche miliardo di anni, basta però molto meno tempo affinché la massa della nana bianca riesca a sincroniz- zare i periodi di rotazione e di rivoluzione del pianeta. Ciò porta alla perpetua espo- sizione di uno dei due emisferi alla radia- zione stellare e all'instaurazione di condi- zioni ambientali talmente ostili da stron- care qualunque tentativo della vita di rag- giungere uno stato di consapevolezza. Ciononostante, il progetto del team di Lin è condivisibile e merita di essere portato avanti, sia perché il realizzarlo non costa quasi nulla, sia perché nel caso di (impro- babili) risultati positivi saremmo di fronte alla più grande scoperta che il genere umano possa compiere. n

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