l'Astrofilo settembre-ottobre 2014

ASTROBIOLOGIA ASTROFILO l’ Con i supertelescopi che entreranno in fun- zione negli anni '20-30 ci sarà la possibilità di osservare direttamente numerosi pianeti extrasolari e forse di percepire tracce ine- quivocabili della presenza di vita. Ma an- cora prima di allora, nel 2018-19, diverrà operativo il James Webb Space Telescope (JWST), un potentissimo occhio infra- rosso di 6,5 metri di diame- tro, che sarà dedicato anche allo studio delle atmosfere planetarie. Pensando alle po- tenzialità del JWST, tre ricer- catori dell'Harvard College e Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics (Cambridge, Massachusetts), Henry Lin, Gonzalo Gonzalez Abad e Abraham Loeb, hanno rivol- to la loro attenzione verso la possibilità di cercare nelle at- mosfere di pianeti apparen- temente abitabili tracce di inquinamento da clorofluo- rocarburi (CFC). Puntare sui CFC sembra un ri- gurgito di antropocentrismo, perché equivale a sostenere che se noi siamo stati così “intelligenti” da minacciare il nostro ecosistema attraverso il loro im- piego, la stessa cosa devono inevitabil- mente aver fatto eventuali civiltà aliene. È un approccio chiaramente discutibile, anche U n modello a grandezza naturale del JWST in mostra a Mo- naco di Baviera. [EADS Astrium] Sotto, un grafico dell’andamento della produzione di CFC, dall’ultimo picco del 1986 fino ai livelli mi- nimi del 2005. Oggi quelle mole- cole sono al ban- do ma le tracce dei quantitativi immessi nell’at- mosfera a partire dagli anni ‘30 (quando furono inventate), sa- ranno rilevabili ancora per decine di migliaia di anni. [Ramez Naam]

RkJQdWJsaXNoZXIy MjYyMDU=